sabato 3 novembre 2018

IL SEQUESTRO DI PAOLO RUIU AD ORUNE (22/10/1993)

Di Giampaolo Carboni.

Il farmacista Paolo Ruiu (NELLA FOTO IN ALTO) di quarantadue anni venne rapito in quel giorno attorno alle diciotto e trenta in località Nunnale nell'agro di Orune. Durante la collutazione Ruiu riuscì a strappare la maschera ad uno dei banditi e probabilmente pagò questa azione con la propria vita dato che non fece più ritorno a casa. 
Nel novembre del 2017 a ventiquattro anni dai fatti, si riaprono le indagini su disposizione dell'allora procuratore di Cagliari Alessandro Pili legate anche a quelle della scomparsa del ventenne Giuseppe Sechi nel marzo 1994, usato dai rapitori di Ruiu per spingere la famiglia a pagare il riscatto, un miliardo di vecchie lire. La finta prova in vita dell'ostaggio arrivò con un messaggio macabro via posta: un lembo di un orecchio. Le successive indagini appurarono che quel frammento non apparteneva al farmacista, ma allo stesso Sechi. 
Sul motivo che ha portato a riaccendere i riflettori sui due casi c'è uno stretto riserbo: l'esigenza della Procura sarebbe quella di ascoltare alcune persone che a suo tempo, pur conoscendo alcuni particolari sui legami tra i due fatti, non avevano dato elementi utili alle indagini. Non sembrano esserci collegamenti invece con il ritrovamento di ossa umane, si ipotizza che appartengano a cinque persone, nel Supramonte di Orgosolo, avvenuto a fine ottobre 2018. Anche se, fanno sapere gli investigatori, sui resti sono in corso gli esami del Dna: non si può quindi escludere con assoluta certezza che si possa trattare anche di Ruiu e Sechi.



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