Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America di quell'anno opposero il presidente repubblicano uscente George Herbert Walker Bush e il candidato democratico William Jefferson (detto Bill) Clinton (NELLA FOTO IN ALTO). Dopo la conclusione vittoriosa della prima guerra del Golfo, a molti politologi parve che Bush godesse d'un consenso difficilmente scalfibile: secondo alcuni fu questa la ragione che spinse uno dei più popolari esponenti democratici, Mario Cuomo, a rinunciare alla candidatura alle primarie dell'Asinello. Ma, a causa del fallimento delle politiche economiche di Bush e dell'entrata in campo del miliardario Ross Perot candidatosi da indipendente, i consensi di Bush calarono. Il candidato democratico Clinton parve in vantaggio in tutti i sondaggi e vinse le elezioni presidenziali con trecentosettanta voti elettorali.
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