Ed adesso correrà in cielo, da una nuvola all'altra, lasciando tutti dietro, come faceva quando pedalava sulla terra. Gino Bartali (NELLA FOTO IN ALTO) è morto quest'oggi nel primo pomeriggio nella casa di Firenze in piazza Cardinale Elia Dalla Costa. A fermarlo un attacco di cuore, che ha avuto il riguardo di arrivare in silenzio, dolcemente, senza farlo soffrire. Il campione dei campioni aveva ottantacinque anni (era nato a Ponte a Ema il 18 luglio del 1914), attorno al suo letto c'era tutta la famiglia, la moglie Adriana, i figli Andrea, Biancamaria e Luigi. Per raccontarlo si può partire dalle vittorie: il Giro d'Italia nel 1936, 1937 e 1946, con sette acuti di tappa. Il Tour de France per due anni (1938 e 1948), con dodici successi di giornata, la Milano-Sanremo per quattro edizioni ed i tre Giri di Lombardia. La prima volta ha alzato le braccia sul traguardo alla Portocivitanova-L'Aquila nella corsa rosa del 1935. Ha chiuso con un lampo al Giro di Toscana del 1950, vent'anni con il CONTINUA A LEGGERE QUI
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