Alle ventuno e cinquantanove entra in scena Roberto Benigni che si butta subito su Raffaella Carrà. "La gattina, la chitarrina, la passerottina, la fisarmonica", "Che belle chiappe bella Carrà" "Fammela vedere un secondo" "Pisello, Pisellino, Pistolino, Pipino poi quando si cresce il Randello, la Banana, l'Asta, la Verga, la Mazza, il Cetriolo, U' Pesce, l'Uccello lo sventrapapere". Alle ventidue e cinque "Pensate a Nilde Iotti: arriva Spadolini, si butta giù i calzoni" "Andreotti va a letto con Cirino Pomicino". Cinque minuti più tardi "Sono tutti repressi sessuali, aveva ragione Cossiga" "Nella preistoria l'uomo aveva tre piselli... da qui la famosa frase Che cazzo vuoi?". Alle ventidue e sedici Benigni esce di scena.
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