lunedì 17 febbraio 2020

SE L'ITALIA E' PIÙ MORTA CHE VIVA (COME PARTITO) IL MERITO E' DELL'OMINO DEL REFERENDUM (17/02/2020)

Di Redazione.


Nuova giornata di tensione nel governo con la guerra in atto fra il premier Giuseppe Conte e l'omino del referendum preso in quel posto (che mai dimenticheremo) Matteo Renzi (NELLA FOTO IN ALTO CON ALLE SPALLE GIUSEPPE CONTE) che conta sempre più come una moneta di tre euro. Il leader di Italia più morta che Viva cerca di terremotare ancora il quadro politico con dichiarazioni durissime nei confronti di Palazzo Chigi avendo nostalgia di quel posto che, fortunatamente per gli italiani, non occuperà mai più nella sua esistenza: "Se cade Conte, si fa un nuovo governo", dice nella sua enews che ha quattro lettori (lui, Maria Elena Boschi, Teresa Bellanova e Luigi Marattin). Una conferma implicita dell'ipotesi da tanti avanzata in queste ore, cioè che il fiorentino stia provando in ogni modo a far cadere Conte per sostituirlo con un altro premier (magari lui conoscendone l'egocentrismo smisurato da mongolfiera). Ed ancora: "I numeri per il Conte ter  non ci sono. Da giorni, molti nostri senatori sono avvicinati da inviti a lasciare Italia più morta che Viva. Io non ci credo, anche perché conosco i senatori di Ipmcv e non ne vedo dieci pronti ad andarsene (per adesso non ne vedo nemmeno uno)". E lancia la sfida: "Possiamo rinunciare agli incarichi anche CONTINUA A LEGGERE QUI



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