giovedì 27 febbraio 2020

UDIENZA SULLA MORTE ALL'OSPEDALE SAN FRANCESCO DI NUORO DI PAOLO GIULIANO (27/02/2020)

Di Redazione.

"Ero in servizio quando mia nipote mi chiamò per dirmi che mio fratello Paolo stava poco bene a seguito di una caduta. Piangeva e non capivo cosa mi stesse dicendo. Ero partito il giorno stesso da Roma e la sera ero giunto all'ospedale San Francesco. Paolo, nonostante lo stato di confusione, mi riconobbe". Questa la deposizione odierna di Francesco Giuliano, fratello dell'ex maresciallo dei carabinieri residente a Cala Gonone morto il 22 maggio del 2014 a causa di una caduta mentre era ricoverato nella struttura ospedaliera nuorese. A processo c'è l'infermiera Maria Muggianu (difesa dai legali Davide Muledda e Gianluigi Mastio) accusata di omicidio colposo in qualità di caposala del reparto di Medicina. La donna avrebbe omesso di dare disposizioni per l'accompagnamento del paziente ai laboratori di radiologia, nonostante Paolo Giuliano fosse a rischio caduta. Di fronte al giudice monocratico Giacomo Ferrando il teste ha risposto alle domande del legale di parte civile per i familiari di Giuliano ricostruendo le ultimissime ore di esistenza del fratello. "Quel giorno parlai con un medico del reparto per capire ciò che era successo. Mi disse che si era spaccato un vaso che creò un emorragia e per un mancamento era quindi caduto. Ricordo che, in tale frangente, mia nipote intervenne per dire che il padre invece non poteva stare in piedi. Quello stesso giorno avevamo avuto modo di parlare con il medico che fece la seconda Tac a Paolo. Al contrario quest'ultimo ci spiegò che la macchia in testa visibile nella lastra fu il sangue formatosi a seguito della caduta. La notte mio fratello ebbe delle crisi, cercava di alzarsi e si dimenava. io e mia nipote tentammo di calmarlo e nonostante avessimo chiamato l'infermiere lo stesso non si presentò. Inoltre mi colpì il fatto che nessun medico ci avesse minimamente accennato alla possibilità che Paolo potesse morire. Cosa che purtroppo avvenne il giorno dopo".



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