Forse non sarà più come prima. O forse sì. Ma adesso è impossibile dirlo. La guerra contro il coronavirus, il paragone bellico è giustificato, purtroppo, dalla dolorosa conta delle vittime e dal tenore delle misure emergenziali, lascerà traccia nelle nostre vite di cittadini e di lavoratori. E anche di investitori. In un mese, Piazza Affari ha perso il quaranta per cento della capitalizzazione di Borsa (dato aggiornato a cinque giorni fa), il paniere europeo è a meno trentasette per cento, Wall Street fa un meno trentuno per cento. L’indice Vix che misura la volatilità attesa dell’S&P500 è schizzato sopra gli ottanta punti, rievocando il dopo Lehman Brothers. Chi veste i panni dell’investitore, dimenticando, per un momento, le drammatiche implicazioni umane e sociali della crisi sanitaria, può iniziare a chiedersi se una correzione così drastica non apra la strada ad un CONTINUA A LEGGERE QUI
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