Di Redazione.
L'aveva già assaporato cinque anni fa a Torino, ma il gusto del successo si era trasformato in sapore amaro: gli avevano contestato una scorrettezza in volata, retrocesso Il resto era una fila indiana di podi meno preziosi: undici volte secondo, cinque terzo. A Verona arriva finalmente il giorno di Giacomo Nizzolo (NELLA FOTO IN ALTO): vince alla grande e sventa l'ennesima beffa. Beffa o colpo da maestro a seconda dei punti di vista: nonostante le condizioni di forma ancora relative, in molti aspettano la zampata di Groenewegen. Edoardo Affini dovrebbe essere un vagone del suo treno (Jumbo), ma è una trappola: si forma il classico buco e il cronoman va che è una bellezza. Nizzolo è il primo a mangiare la foglia, si gioca tutto con una CONTINUA A LEGGERE QUI
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