Di Redazione.
L’importanza del gioco di squadra. Victor Campenaerts (NELLA FOTO IN ALTO) non è uno qualunque, non può esserlo chi detiene il record dell’ora. Il belga però non aveva mai vinto al Giro, con una collezione secondi posti, ben quattro. La squadra dicevamo, la sudafricana Qhubeka Assos, la stessa di Nizzolo, che a Verona dopo una maledizione che sembrava infinita si era sbloccato. Oltre a Campenaerts, Walscheid e Wisniowski: una superiorità numerica che in un drappello in fuga di quindici unità si fanno sentire. Un successo voluto, conquistato in un derby finale senza esclusione di colpi con l’olandese Riesebeek: scatti e controscatti, fino ad un epilogo reso problematico da una sorta di diluvio universale che si è scatenato su Gorizia e dintorni. Una situazione che ha invitato alla CONTINUA A LEGGERE QUI
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