Di Redazione.
Luca Zaia ordina e molto probabilmente Roberto Calderoli (NELLA FOTO IN ALTO) obbedisce: il disegno di legge quadro sull’Autonomia differenziata è stato inviato a Palazzo Chigi (senza neanche farlo vedere alle Regioni) e potrà essere messo all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri già in questo mese. La secessione dei ricchi, d’altronde, non è rinviabile: “Se quest'anno appena iniziato non fosse l’anno dell’autonomia sarebbe grave” ha infatti il Presidente del Veneto, tanto più che “l’autonomia è la conditio sine qua non per la sopravvivenza della Lega come partito nazionale”. E il ministro per gli Affari regionali si attiverà perché tutto procede nel senso dell'inizio dell'iter del ddl a Palazzo Chigi, anche perché “con l’ok alla manovra c’è il via libera anche per la costituzione della cabina di regia per la determinazione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep)”. In pratica, si prova a cambiare di fatto la forma istituzionale della Repubblica per far svolgere senza troppi conflitti i congressi della Lega, mentre la CONTINUA A LEGGERE QUI
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