domenica 26 maggio 2024

TEATRO "LA SCIAGURA CRONACA DI UN GOVERNO DI SCAPPATI DI CASA" A CAGLIARI (26/05/2024)

Di Redazione.


Ha citato più volte Giorgio Gaber come parte sostanziale del suo personale “pantheon” ispiratore, ed al Signor G ha dedicato un intero spettacolo. Così non stupisce che Andrea Scanzi (NELLA FOTO IN ALTO) abbia confezionato una rappresentazione che intende inserirsi nel solco tracciato dall’indimenticabile creatore del Teatro canzone, padroneggiando i meccanismi teatrali del comico e da giornalista e navigato one man show animato da passione civile eccolo portare in scena “La sciagura – Cronaca di un governo di scappati di casa”, tratto dall’omonimo bestseller edito da Paper First quest'oggi al Teatro Massimo di Cagliari. Dopo il successo di “Renzusconi” (2018) e “Il cazzaro verde” (2019-2020), Scanzi, autore e interprete teatrale dal 2011, torna sul palco dunque con un nuovo spettacolo di satira politica che nulla concede a un rassicurante intrattenimento teatrale: al contrario, anticipa un’irrisione al vetriolo nei riguardi di una classe politica «senza qualità», caratterizzata «dalla sua costitutiva incapacità di governare e da una tragica indifferenza nei riguardi della propria inadeguatezza». Uno spettacolo in cui sono impietosamente passati in rassegna, in maniera tragicomica, i personaggi politici che ricoprono le massime cariche istituzionali, come il presidente del Senato Ignazio La Russa e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, fino ad altri esponenti della classe politica di centrodestra, dal deputato Emanuele Pozzolo, coinvolto in un’incredibile sparatoria in una cena di capodanno, all’aspirante eurodeputato candidato dalla Lega alle elezioni europee Roberto Vannacci, diventato famoso per le esternazioni omofobe e sessiste nel suo libro “Il mondo al contrario”. Confluiscono nello spettacolo diversi linguaggi, con una sorta di interazione tra cronaca e teatro. I fatti derivati dall’inchiesta giornalistica appaiono più irreali di una fiction, suscitando sconcerto e ilarità, e con questo scambio di registro viene infatti delineata una sorta di “commedia umana” in cui appaiono personaggi rappresentati come privi di credibilità, “idealtipi” variegati, ma tutti accomunati dall'essere espressione di una classe dirigente saldamente ancorata ad un sistema valoriale profondamente reazionario.

Nessun commento:

Posta un commento

Qualsiasi commento anonimo o riportante link NON sarà pubblicato

Any anonymous or linked comments will NOT be published