martedì 11 giugno 2024

LA PRIMA UDIENZA PER L'OMICIDIO DI GIUSEPPE PICCI AI DANNI DEL FIGLIO ALBERTO (11/06/2024)

Di Redazione.


Si è aperto quest'oggi in Corte d'assise a Sassari il processo per omicidio nei confronti di Alberto Picci, il quarantottenne cagliaritano che all'alba del 27 aprile di due anni fa, a Santa Maria Coghinas, ridusse in fin di vita i genitori, Giuseppe, di sessantotto anni, e Maria Giovanna Drago, di sessantasette, colpendoli nel sonno con una fiocina e forbici da pesca. Il padre morì dopo un lungo coma in seguito alle ferite riportate. Picci, presente oggi in aula, è già stato condannato in via definitiva a dodici anni per il tentato omicidio dei genitori. Ora, dopo la morte del padre, il sostituto procuratore Angelo Beccu lo accusa di omicidio. L'imputato è difeso dall'avvocato Claudio Mastandrea. La Corte, presieduta dal giudice Massimo Zaniboni, ha aggiornato l'udienza per sentire i primi testi. Il quarantottenne aveva sparato con un fucile da pesca contro il padre e poi lo aveva anche accoltellato al volto, prima di colpire la madre alla testa con delle forbici da pesca. Dopo alcuni giorni in coma farmacologico, la donna aveva iniziato a riprendersi e a respirare autonomamente, successivamente anche il marito si era risvegliato e aveva iniziato a rispondere alle cure dei medici. Purtroppo dopo otto mesi di agonia si era arreso. Aveva detto in aula durante il processo per tentato omicidio "Non volevo fare del male ai miei genitori, non so perché l'ho fatto, non è dipeso da me. Ho sentito un'iniezione, un impulso che mi ha portato a farlo. Non me lo spiego nemmeno io".

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