giovedì 4 luglio 2024

CICLISMO TOUR DE FRANCE:6°TAPPA MACON-DIGIONE 163,5 KM (04/07/2024)

Di Redazione.


Dopo i grandi festeggiamenti per il record di vittorie al Tour di Mark Cavendish, il campione britannico non riesce a portare il numero di trionfi a trentasei, perdendo contatto nel rettilineo finale. A Digione ci vuole il fotofinish per capire chi tra il campione dei Paesi Bassi Dylan Groenewegen  (NELLA FOTO IN ALTO) ed il campione belga Jasper Philipsen si sia portato a casa la sesta tappa del Tour de France. Il belga approfitta del lancio di Van der Poel, sgomita un po’ ma non si accorge che dall’altra parte della strada il ciclista oranje era un filino più veloce. Dopo due tappe per velocisti, domani toccherà agli uomini jet sfidarsi nella prima cronometro della Grande Boucle con la sfida tra Remco Evenepoel e Tadej Pogacar per la maglia gialla. Con il gruppo ancora in festa per l’impresa di Mark Cavendish, la carovana del Tour riprende il viaggio attorno alla Francia con una nuova tappa fatta apposta per i velocisti, vista la mancanza quasi totale di asperità. Prima di arrivare a Digione, infatti, solo una salita di quarta categoria a pochi chilometri dall’inizio e poi tanta pianura prima della prevedibile volata di gruppo. Se ieri il gruppo se l’era presa molto comoda, il rischio di pioggia e vento nel finale di tappa convince tutti a partire in maniera più vivace per affrontare al meglio l’unico Gran Premio della Montagna ed il traguardo volante. Ai piedi del Col du Bois Clair il gruppo è ancora compatto ma la pioggia è sufficiente per sconsigliare a tutti di andare a riprendere Zingle e la maglia a pois Abrahamsen quando scattano a settecento metri dallo scollinamento.

Dopo aver perso la maglia verde nei confronti di Girmay ieri, il norvegese non si rialza appena portato a casa il punto per la classifica scalatori ma continua a spingere per raccogliere il massimo dei punti al traguardo volante. Il gruppo per ora lascia fare ed il vantaggio sale progressivamente fino ad un minuto e quindici secondi ma, ad un certo punto, il duo di testa si mette a chiacchierare quando capisce che il peloton si sveglierà solo a qualche chilometro da Cormatin. Quando le squadre dei velocisti iniziano le schermaglie per prendersi i punti, la velocità media aumenta vertiginosamente fino a riprendere Abrahamsen e Zingle a tre chilometri dal traguardo volante. Alla fine, nonostante lo lanci Campenaerts, De Lie non riesce a trovare il momento giusto per l’attacco e viene beffato da Jasper Philipsen, che ha la meglio su Girmay e Pedersen: il vantaggio del ciclista eritreo nella classifica a punti sale quindi a dieci punti nei confronti del danese della Lidl-Trek. Più che il vento, a causare un po’ di confusione nell’avvicinamento a Digione sono le tante rotatorie e gli spartitraffico che costringono i ciclisti a qualche acrobazia per rimanere in piedi. Gli ultimi quindici chilometri vivono delle schermaglie tra le varie squadre di testa ma non sono molti coloro che hanno voglia di rischiare degli attacchi: a questo punto tanto vale giocarsi tutto nella volata di gruppo. La zona di neutralizzazione è stata posta a quattro chilometri dal traguardo invece che ai soliti tre. Astana ed Alpecin si danno da fare per mettere Cavendish e Philipsen in posizione ideale ma ci sono anche Visma e Uae, almeno fino alla neutralizzazione, per proteggere Vingegaard e Pogacar. Girmay si riporta nei primi cinque ma i movimenti sono tantissimi negli ultimi chilometri, con la situazione in continuo mutamento. Cavendish perde terreno nel finale e la volata si risolve in una battaglia a tre tra Philipsen, Girmay e Groenewegen: ci vuole il fotofinish per decidere chi si porterà a casa la vittoria della sesta tappa del Tour. Alla fine la spunta il campione olandese, battendo nell’ordine Philipsen, Girmay e Gaviria.

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