Di Redazione.
MOTOGP
Doveva essere un appuntamento favorevole per Jorge Martin, considerando le caratteristiche della pista e i pregressi. Tuttavia, la caduta dello spagnolo al penultimo giro ha trasformato la gara in un trionfo per Francesco Bagnaia (NELLA FOTO IN ALTO), che ha approfittato della situazione per consolidare la sua posizione in classifica. La gara è stata intensa e piena di colpi di scena. Martin, che aveva posto solide basi per portarsi a più venti punti nella classifica iridata, si è ritrovato invece a inseguire Bagnaia, ora avanti di dieci lunghezze. Con ancora quattrocento sette punti in palio, il campionato è ben lontano dal suo epilogo, ma il risultato di oggi ha un peso specifico notevole. La fisica insegna che il peso è una forza determinata dalla massa e dall’accelerazione; nel contesto del campionato, il peso specifico del risultato odierno è enorme, capace di influenzare le prossime gare. Volendo utilizzare una metafora sportiva, il Gran Premio del Sachsenring può essere paragonato a un match di pugilato. Martin stava vincendo “ai punti”, ma un colpo secco di Bagnaia ha mandato l’avversario “al tappeto”. Cadere non significa essere fuori gioco, ma il colpo subito avrà sicuramente ripercussioni nei round successivi. Questo episodio non si esaurirà oggi; lascerà delle tracce che influenzeranno il comportamento e la performance di Martin nelle prossime gare. Al di là delle speculazioni politiche sulla posizione di Martin e Pramac, o delle elucubrazioni sulla causa della caduta (indotta o meno dalla pressione esercitata da Bagnaia), oggi assistiamo a un fatto incontrovertibile: il campionato di Motogp va in pausa con Bagnaia in testa.
MOTO2
Se Fermín Aldeguer voleva, con il suo secondo posto ad Assen, rivendicare sé stesso e scacciare i commenti che indicavano che Ducati avesse sbagliato con il suo ingaggio per la MotoGP, con la sua inappellabile vittoria nel giorno del suo onomastico al Sachsenring ha chiuso la bocca all’ultimo dubbio sulla sua validità. Il murciano di La Ñora conquista nelle ultime due gare prima della pausa estiva, 45 punti su 50 possibili, riagganciandosi così alla lotta per il titolo. I tempi in cui la distanza era superiore ai 50 punti sono ormai lontani: ora si trova a 39 punti, quarto in classifica generale con ancora molto da giocarsi. Continua a essere leader Sergio García, che nella tappa tedesca ha chiuso solo settimo, a cinque secondi e mezzo dalla testa della corsa. Ora ha di nuovo sette punti di vantaggio sul secondo, gli stessi che aveva prima di Assen. Il castellonese ha perso sette punti rispetto a Ogura, che è il primo dei suoi inseguitori e ha chiuso il podio nella tappa tedesca, dietro al vincitore e a Dixon. L’inglese è arrivato secondo a 2,1 secondi dal vincitore della gara e si è liberato della grande battaglia che si è svolta alle sue spalle per il terzo posto. Battaglia che è andata ad Ogura, ottenendo il quarto podio nelle ultime cinque gare e che ha ottenuto con 115 millesimi di vantaggio su Moreira, il quale a sua volta ha battuto Vietti al traguardo per 10 millesimi. È stato emozionante vedere i tre in parallelo in alcuni momenti della gara e per Moreira, che debutta nella categoria quest’anno, questo quarto posto è stato il suo miglior risultato fino ad ora. Hanno completato le prime dieci posizioni Chantra, García, Roberts (che correva con una frattura alla clavicola ancora molto recente, frutto di una caduta il venerdì ad Assen), Arbolino e López. Da notare che Arbolino è stato colui che ha più conteso la vittoria ad Aldeguer, scambiandosi le posizioni con lo spagnolo durante la prima parte della gara. Fermín lo ha superato definitivamente al quindicesimo giro e al diciottesimo Arbolino è uscito leggermente alla curva 7, quando viaggiava a tre decimi dal suo rivale, passando così da primo a quinto mentre Aldeguer ampliava il suo vantaggio da tre decimi a 1,2 secondi. E da lì fino al traguardo, in solitaria verso la vittoria, cantando una delle canzoni che intona mentre guida la sua Boscoscuro di Moto2, la moto di riferimento quest’anno nella categoria intermedia.
MOTO3
A volte essere il più veloce non basta a vincere, una lezione che probabilmente solo i piloti migliori possono davvero imparare a fondo. David Alonso ha dimostrato di averla imparata: il pilota CfMoto Aspar ha conquistato la sua sesta vittoria stagionale ed ha allungato sensibilmente nella classifica iridata, al termine di una gara condotta per quasi la sua interezza ma senza disporre del ritmo migliore. In una pista in cui superare è molto difficile, Alonso ha chiuso tutte le porte e a riguadagnato la testa della corsa ad ogni occasione, battendo così Taiyo Furusato ed Iván Ortolá. Il pilota giapponese sta dimostrando i propri passi avanti in termini di maturazione ed oggi sale sul podio nonostante un rischio tremendo alla curva numero sette; lo spagnolo, invece, ha dovuto scontare ben due long lap penalty dopo la penalità rimediata nelle prove, chiudendo comunque ottimo terzo. Dietro la lavagna, invece, Collin Veijer: i ruoli, rispetto al Gran Premio di Spagna, si sono invertiti tra lui ed Alonso, con l’alfiere Husqvarna indicato come grande favorito alla vigilia del Gran Premio al Sachsenring e soprattutto dopo la pole position di ieri, e che invece conclude la giornata con zero punti totali, dopo una caduta al secondo giro alla Waterfall. L’olandese ha perso due posizioni in campionato ed ora è a meno sessantaquattro dalla vetta.
Nessun commento:
Posta un commento
Qualsiasi commento anonimo o riportante link NON sarà pubblicato
Any anonymous or linked comments will NOT be published