mercoledì 25 settembre 2024

TOTO' SCHILLACI "DOPO ITALIA 90 HO PIANTO E FUMATO" (21/01/2014)

Di Redazione.


Salvatore Schillaci (NELLA FOTO IN ALTO) come ti sei sentito quando sei stato convocato?

La mia più grande soddisfazione, sicuramente. E' stato un momento fantastico e mi sarei accontentato di stare in panchina, invece è andata diversamente. La Nazionale è straordinaria.  

Quando ti sei accorto che stavi iniziando a ritagliarti uno spazio? 

Durante gli allenamenti, mi sentivo davvero bene e il ct Azeglio Vicini ha iniziato a considerarmi. Il mio debutto al Mondiale è coinciso con il debutto in azzurro in una gara ufficiale. Lì comincia la mia storia.

Alla prima gara, sei entrato dalla panchina e hai segnato subito...

E' vero, anche partendo dalla panchina ero comunque emozionato. Sono entrato al settantacinquesimo ed ero abbastanza impaurito. Ero all'Olimpico e non avevo mai indossato la maglia azzurra, neanche in amichevole. Appena entrato in campo, pensavo solo a fare bene, ma è successo tutto così velocemente. E' stata una questione di secondi, una carica di adreanalina pazzesca. Al momento del gol, sono impazzito. Ho iniziato a correre verso Tacconi, non ci potevo credere. Un'emozione indescrivibile.

Alla terza gara, sei diventato titolare. Ti ha aiutato?

Non do mai niente per scontato. Per me, ogni gara è una lotteria. Solo quando finisce la partita, ripenso alle emozioni ma poi le cancello subito. Questa è la mia forza.

Come mai non hai calciato un rigore contro l'Argentina in semifinale?

Avevo un problema muscolare ed ero stanco, ho preferito lasciare il compito a qualcuno più fresco di me. Non sono un grande tiratore di rigori: a volte li segno, a volte li sbaglio. Quando prendi la rincorsa, pensi a un sacco di cose e in un momento simile non puoi rischiare. E' una grande responsabilità. Avrei voluto calciare, ma non ero al meglio.

Come ti sei sentito dopo l'eliminazione?

E' stato difficile digerire questa delusione. Ho passato due ore dentro lo spogliatoio a fumare, non ho trattenuto le lacrime. E' stato un sogno che ci è scivolato dalle mani, c'era grande tristezza. Avrei dato la mia Scarpa d'Oro per vincere il Mondiale.

Cosa ci dici di quel rigore contro l'Inghilterra che ti ha fatto diventare capocannoniere?

Era la finale terzo quarto posto, Baggio mi disse se segni, sei il capocannoniere' e io non potevo non accettare.

Nessun commento:

Posta un commento

Qualsiasi commento anonimo o riportante link NON sarà pubblicato

Any anonymous or linked comments will NOT be published