Da "La Nuova Sardegna".
Fa discutere all’interno del Palazzo il conflitto tra la presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, e il governatore Ugo Cappellacci, entrambi del Pdl. Ma la presidente ci tiene a non mischiare le questioni istituzionali con le tensioni politiche nel partito e nel centrodestra: «Ricondurre il doveroso confronto istituzionale fra due presidenti, ancorché conflittuale, sul terreno dello scontro politico è fuorviante». Gli ultimi «strappi» istituzionali sono stati sulle manifestazioni sindacali: preferendo ricevere le delegazioni nella sede consiliare, Cappellacci sposta le proteste sull’assemblea. La Lombardo ha reagito più volte. Ma in questi come in altri casi «ho sempre agito - dice la presidente - nell’esclusivo difesa del ruolo e delle prerogative del Consiglio nell’ambito del confronto leale e schietto fra i due organi». Precisando di non aver fatto dichiarazioni né dato conferme sui rapporti con i vertici nazionali del Pdl, la Lombardo esclude che le questioni del partito «possano aver influito nel supposto peggioramento dei rapporti politici col presidente Cappellacci». E aggiunge di non aver «mai mischiato il ruolo istituzionale con gli incarichi di partito, tant’è che quando i due ruoli sono divenuti per me inconciliabili, ho deciso di dimettermi dall’incarico di vice coordinatore vicario del Pdl».
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