Di Pinuccio Saba.
Stanchi dalla lunga campagna elettorale e dall’attesa dei risultati che sembravano non arrivare mai, ma soddisfatti. Al ballottaggio, fra una dozzina di giorni, andranno il rappresentante del centro sinistra Luciano Mura e dell’alleanza di centro Tonino Tanda. Un risultato sul quale, fino a qualche mese, nessuno avrebbe scommesso un centesimo. In lire italiane.
«E’ stato colto il messaggio di cambiamento e di svolta nel governo della città - commenta Luciano Mura -. Un messaggio che non è rivolto solo a una parte della città, ma a tutti a cittadini. I problemi di Porto Torres richiedono una risposta diversa da quella che in questi anni è stata data. Bisogna mettere in campo tutta le forze e le energie positive di questa città che ha le risorse per poter uscire dalla crisi che la opprime. E dobbiamo rompere quell’isolamento politico e progettuale nel quale ci aveva confinato la vecchia giunta comunale di centro destra perché la crisi di Porto Torres si può superare con l’apporto dell’intero territorio».
Un risultato che Tonino Tanda, che guida una coalizione che ruota attorno all’Udeur ed è formata da altre cinque liste, giudica eccezionale. «Avevamo come avversari due colossi organizzati come le coalizioni di centro sinistra e di centro destra - spiega Tanda - ma soprattutto noi ci presentavamo come una novità assoluta con i colori dell’Udeur. E credo che sia stato recepito il messaggio, forte e chiaro, di voler privilegiare un obiettivo dal forte carattere programmatico, e un progetto politico che prevedeva l’elezione di un nostro rappresentante al consiglio provinciale (ed Enrico Piras è stato eletto in maniera trionfale) e quella del sindaco. La città ha capito quel messaggio, che si basa soprattutto su cose concrete, studi di fattibilità e un nuovo modo di governare che privilegi sistemi manageriali».
Il voto di avantieri è solo un primo passo verso il governo della città, governo che prevede una «squadra» di assessori. Squadra che i due candidati alla carica di sindaco non hanno ancora scelto. «Si tratta di valutazioni che domani (oggi per chi legge) farà l’intera coalizione - spiega Luciano Mura - nel rispetto delle proposte programmatiche e che possa tener conto delle capacità e delle professionalità in condizioni di gestirlo. Certamente non useremo le proposte di giunta come specchietto per attrarre consenso e poi percorrere vecchie strade. Una giunta precostituita - aggiunge Mura, sollecitato da una domanda -? No, questo è un tema strumentale utilizzato dai nostri avversari in campagna elettorale. Decidereremo in queste ore quale sarà la squadra da presentare alla città, nel momento in cui saremo chiamati a governare». «La squadra è tutta da decidere - gli fa eco Tonino Tanda - e lo faremo insieme, come abbiamo fatto in tutta questa campagna elettorale».
Il ballottaggio, però, significa anche nuove alleanze, appelli agli sconfitti, apparentamenti. Difficile per il centro sinistra rivolgersi al centro destra. «Mi auguro però - aggiunge Luciano Mura - che rispetto alle proposte di cambiamento della gestione dell’amministrazione comunale, si possa determinare anche il consenso di quelle parti che si sono riconosciute nel centro destra e che avevano portato come punto programmatico fondamentale, il recupero dei valori dell’etica politica a cui si siamo sempre richiamati». «E’ troppo presto per parlare di allenze e apparentamenti - spiega Tonino Tanda, sono cose che dovremo decidere insieme agli alleati».
Una tornata elettorale che qualche sorpresa, consistente, l’ha comunque prodotta. «Indubbiamente il risultato del Polo - commenta Luciano Mura - che anche all’interno di una tendenza negativa nazionale, a Porto Torres è assolutamente basso. E in questo possono aver inciso anche le strategie e le alleanze all’interno della passata amministrazione comunale e che non sono state condivise dall’elettorato».
Più che di sorprese, Tonino Tanda parla di sconcerto. «Mi ha colpito l’aggressività di alcuni avversari - spiega - e il fatto che più che parlare dei loro programmi hanno cercato di colpire gli altri. Ma qualche sorpresa l’ho avuta anch’io e cioé il fatto che la gente non ha fatto distinzioni fra me ed Enrico Piras. Il risultato di Enrico si commenta da solo e ora proseguiremo la campagna elettorale come l’abbiamo fatta sinora, ascoltando la gente e puntando a stringere i rapporti con gli enti territoriali limitrofi».
(Da "La nuova Sardegna")
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