Di Redazione.
Un italiano di settantasei anni, nativo di Alessandria, è stato assassinato a Malindi, in Kenya, dove viveva da alcuni anni. A compiere il delitto, stando alla polizia locale, sarebbe stata la sua convivente al termine di una furibonda lite. Sembra che i due litigassero spesso nella villetta a nord della città dove vivevano. L'uomo è stato ucciso con numerosi colpi alla pancia inferti con un grosso coltello da cucina. E' comunque mistero sul reale rapporto tra i due. Stando alle autorità locali, infatti, la coppia si era sposata alcuni mesi fa con rito islamico. Una circostanza, questa, che però non risulta alle autorità del Consolato, secondo le quali l'uomo, regolarmente registrato, risulta all'anagrafe come ''separato''.
La polizia keniana era stata chiamata dalla stessa donna, Amina Dhalla, che aveva denunciato che rapinatori erano entrati nella villa ed ucciso l'uomo, Dino Emanuelli (questo il nome reso noto dalla Farnesina).Questo racconto, tuttavia, si è rivelato subito falso, e la donna è stata immediatamente posta in stato di fermo.
Dopo l'arresto della presunta colpevole, ora sotto interrogatorio, sono in corso altre ricerche e indagini: l'ambasciata e la Farnesina sono in contatto costante con le autorità locali per tenersi informate sugli sviluppi.
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