Di Redazione.
Obiettivo della manifestazione promossa dalla Caritas e che si è svolta quest'oggi alla Fiera Campionaria di Cagliari è l'integrazione degli stranieri, non solo all'interno dei meccanismi della società civile, ma anche nel culto. "Abbiamo intenzione di aprire le chiese ad altri culti cristiani, come ortodossi e protestanti - ha spiegato l'arcivescovo di Cagliari, monsignor Giuseppe Mani -che potranno così utilizzare quegli spazi per la preghiera". Alla manifestazione son state presenti oltre duemila persone. "Hanno risposto in misura massiccia da tutta la Sardegna,francamente non ci aspettavamo un'adesione così", ha dichiarato don Giuseppe Zara, direttore dell'Ufficio Migrantes. Sardegna terra di accoglienza, dunque. Lo testimoniano non solo la presenza radicata in gran parte dell'Isola di comunità straniere, soprattutto senegalesi, ma anche le iniziative di molte amministrazioni locali. L'ultima in ordine di tempo, quella del Comune di Sassari che per Natale, in risposta al White Christmas della Lega Nord, ha organizzato il Black and White Christmas con la partecipazione di centinaia di immigrati. Secondo i dati Istat rielaborati nell'ultimo Dossier della Caritas-Migrantes, in Sardegna vivono 29.537 immigrati, di cui il 54,6% donne. Le province in cui è maggiore l'incidenza sono quelle di Cagliari e di Olbia-Tempio, rispettivamente con 9.999 stranieri (33,9% del totale) e 8.119 (27,5% del totale).
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