Di Redazione.
Il motivo dell'accoltellamento di Matteo Ghiani, trentenne barman di Sestu con origini barbaricine, resta un mistero. Anche l'aggressore, Gianfranco Murru, trent'anni di Sorgono, che si è costituito ai carabinieri di Tempio Pausania, non ha chiarito la scintilla che ha fatto scattare la rissa, con due coltellate, all'uscita dalla discoteca The Cube, in via Venturi. Il trentenne, indagato per lesioni aggravate, avrebbe ammesso di essere il colpevole, senza aggiungere ulteriori particolari.
L'unica ipotesi nelle mani dei carabinieri della compagnia di Cagliari che stanno svolgendo le indagini resta quella del “banalità”. Uno sguardo o una parola sbagliata, magari qualche bicchiere di troppo, avrebbero portato Murru a scagliarsi su Ghiani. Il tutto sarebbe avvenuto in un minuto, compresi i due fendenti alla coscia e a un fianco. Per ora non ci sono riscontri su un presunto regolamento di conti. Negli ambienti delle discoteche circola voce che i due si fossero già fronteggiati qualche mese fa, durante un duello tra bande barbaricine contrapposte. Una versione raccontata da alcune persone ma che non è stata confermata né dalla vittima né dall'accoltellatore.
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