mercoledì 14 dicembre 2011

O SI CAMBIANO LE REGOLE O NIENTE ARDIA 2010 (23/07/2009)

Di Redazione.

Le parole del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, proiettano ombre sul futuro dell’Ardia: «Avete un anno di tempo per lavorare e applicare l’ordinanza. Buon lavoro». La Martini replicava alle perplessità manifestate dal sindaco di Sedilo, Francescangelo Putzolu. «Una tragedia come quella di Roberto Pisanu, il fantino morto il 6 luglio nel corso della gara equestre dell’Ardia a Sedilo, non deve più capitare, ma la nostra è una manifestazione particolare, che si corre in un santuario, e che esprime al massimo la vera identità sarda». Secondo il Governo si devono sì rispettare le tradizioni culturali del territorio, ma si deve anche regolamentare le manifestazioni. Il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, ha presentato ieri un’ordinanza per disciplinare e regolamentare le numerose manifestazioni popolari nelle quali vengono impiegati cavalli al di fuori di ippodromi o impianti autorizzati. L’ordinanza, che durerà due anni, prevede che tutte le iniziative popolari che impiegano i cavalli debbano essere autorizzate «previo parere favorevole della commissione comunale o provinciale». Saranno controllati il fondo delle piste o dei campi dove si svolge la manifestazione, il percorso, che dovrà essere protetto da paratie, e il tracciato, che dovrà garantire la sicurezza dei fantini e dei cavalli. E proprio su questi aspetti l’Ardia rischia di essere bloccata. A meno che non si adegui alle norme, snaturando le proprie caratteristiche. «Noi non siamo Siena. Siamo un paesino di duemila abitanti e non abbiamo i fondi necessari per fare troppi cambiamenti» protesta il primo cittadino di Sedilo. E qui è arrivata, secca, la risposta del sottosegretario: «Avete un anno di tempo: buon lavoro». L’Ardia di Sedilo dovrebbe mettersi in regola quantomeno con una delimitazione del percorso fatta per mezzo di transenne. Un’operazione che avrebbe dei costi pesanti per le casse del Comune e del comitato Santu Antine. A Oristano, invece, stando alle informazioni sull’ordinanza del ministero, non ci dovrebbero essere rischi per la Sartiglia. «Qui si sta lavorando da tempo per rendere più sicura la manifestazione. Lo scorso anno la Fondazione ha voluto creare una Commissione presieduta dal responsabile del servizio veterinario dell’Asl 5 e da due cavalieri-veterinari» dice Maurizio Casu, componente del direttivo dell’Associazione cavalieri e della Fondazione Sartiglia. Anche sulla predisposizione del percorso si sta lavorando: «Con le nuove transenne la situazione è molto migliorata» aggiunge lo stesso Casu. A Oristano, dunque, il mondo della Sartiglia si sente sicuro. A Sedilo c’è chi comincia a preoccuparsi, anche se appare altamente improbabile che l’Ardia possa essere annullata per decreto.

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