Di Pier Luigi Piredda.
Si apre finalmente uno spiraglio nel sequestro di Rossella Urru di Samugheo e dei due cooperanti spagnoli rapiti la notte del 23 ottobre scorso nel campo profughi del popolo Saharawi di Rabouni, nella provincia di Tindouf nel sud dell'Algeria. Il ministro degli Esteri del Burkina Faso, Djibril Bassolet, ha comunicato al governo spagnolo di essere riuscito ad avviare un contatto col gruppo armato che ha prelevato i tre e si è anche offerto come mediatore. «Siamo in contatto, questo è tutto - ha precisato il ministro del Burkina -. Non posso aggiungere particolari perchè questa è una fase molto delicata, ma il Burkina Faso è a disposizione per portare avanti il negoziato. Il nostro obiettivo è anche lavorare per riportare stabilità nella regione». Una notizia clamorosa arrivata poche ore dopo l'altro colpo di scena: la diffusione di un comunicato da parte del braccio armato di Al Qaida nel Maghreb, l'Aqmi, nel quale ha negato ogni coinvolgimento nel sequestro di Rossella Urru, 29 anni, di Samugheo e degli spagnoli Ainhoa Fernandez e Enric Gonyalons. Per rafforzare la sua estraneità, ha anche inviato al quotidiano spagnolo «El Pais» le fotografie dei cinque ostaggi occidentali che sono nelle sue mani: tra questi non c'è traccia di Rossella nè dei due spagnoli In una foto sono ritratti due cittadini francesi con tre uomini armati e il volto coperto da un turbante alle loro spalle. Nell'altra: un britannico, uno svedese e un olandese circondati da quattro uomini armati di cui uno, con la barba, a volto scoperto. Così, l'organizzazione terroristica attiva nel Nordafrica ha voluto prendere le distanze dal sequestro Urru. Una mossa inaspettata, dal momento che, pur senza conferme ufficiali, una settimana dopo il rapimento un misterioso mediatore aveva detto che i tre cooperanti erano vivi ed erano nelle mani dell'Aqmi. Nonostante il nuovo sviluppo della vicenda, dalla Farnesina è stata ribadita la linea del silenzio, da sempre adottata dalla diplomazia italiana in casi analoghi per non compromettere l'esito delle trattative. Discrezione anche da parte familiari di Rossella Urru, che finora si sono limitati a diffondere un loro messaggio sul sito internet dedicato esclusivamente alla ragazza (www.rossellaurru.it) nel quale stanno confluendo migliaia di messaggi da tutto il mondo. A muoversi per facilitare la liberazione della ragazza di Samugheo e dei due spagnoli è stata anche la responsabile della diplomazia europea Catherine Ashton, coinvolta dall'europarlamentare olbiese Giommaria Uggias dell'Idv. «Lady Ashton - ha spiegato Uggias - in occasione dell'incontro a Bruxelles con i quattro ministri del Sahel ha aperto la discussione parlando del caso di Rossella Urru e poi si è rivolta direttamente a Abdelkader Messahel, ministro algerino per gli Affari africani e del Maghreb, affinchè si adoperi per facilitare il suo ritrovamento».
(Da "La nuova Sardegna")
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