lunedì 12 dicembre 2011

TROPPO VELOCE L'AUTO CHE HA UCCISO GABRIELLA (09/12/2011)

Di Luca Fiori.
























Era troppo veloce la Yaris nera che giovedì sera ha travolto e ucciso, a soli 17 anni, Gabriella Pinna (NELLA FOTO). L'autista, dopo la relazione della polizia stradale, è stato indagato per omicidio colposo, aggravato dalla violazione del codice della strada.  L'iscrizione nel registro degli indagati, da parte della Procura della Repubblica, in questi casi è un atto dovuto, che consente alla magistratura di ricostruire, attraverso perizie e consulenze tecniche, la dinamica dell'incidente ed eventuali responsabilità. L'ipotesi della polizia stradale è che Marco Pala, il magazziniere di 33 anni che giovedì sera rientrava in città da Porto Torres dopo il lavoro, corresse troppo. Più di quanto sia consentito in quel tratto di strada urbana, dove il limite è di cinquanta chilometri orari. La prova dell'eccessiva velocità sarebbe racchiusa nelle immagini delle telecamere a circuito chiuso dell'Arco Cafè, sequestrate dalla polizia stradale due sere fa.  Nel filmato, visionato dagli inquirenti poco dopo la tragedia, si vedono gli ultimi istanti di vita di Gabriella. Pochi secondi, dal momento in cui la studentessa di 17 anni scende dall'autobus e inizia ad attraversare le quattro corsie della Carlo Felice, insieme ad altre persone, all'impatto con la Yaris. Poi il volo e lo schianto sull'asfalto. Fotogrammi sconvolgenti, che testimoniano la morte in diretta di una ragazzina solare, amata da tutti, e inquadrano una macchina che corre in direzione della città e improvvisamente travolge e spezza la vita di un'adolescente che sta tornando a casa per cena. Il filmato, insieme alla relazione della polizia, è stato acquisito dalla Procura. Martedì mattina il titolare dell'inchiesta, il sostituto procuratore Paolo Piras, affiderà ad un consulente tecnico l'incarico di stabilire a che velocità stesse andando la Yaris. L'alcol test, a cui era stato sottoposto l'automobilista, aveva dato esito negativo. Nel tratto in cui è accaduto l'incidente non ci sono strisce pedonali. E forse anche di questa negligenza qualcuno dovrà rispondere. Giovedì sera alle 20.25 Marco Pala rientrava in città dopo una giornata di lavoro nel magazzino di Saponi e Profumi di Porto Torres. Forse aveva fretta di rientrare a casa o forse era distratto. Per questo non ha rallentato, nonostante sul lato opposto della strada l'autobus che aveva riportato Gabriella e altre persone a Ottava fosse ancora fermo.  L'uomo non deve aver pensato che da quel mezzo pubblico potessero essere scese delle persone che poi avrebbero attraversato la Carlo Felice, per raggiungere l'altra parte della strada dove si trova il centro abitato. In pochi attima la tragedia. Solo dopo l'impatto Marco Pala ha schiacciato il piede sul freno e ha arrestato la corsa della Yaris. Il primo ad accorrere e a rendersi conto di quello che era accaduto è stato Alessandro Scanu, il titolare dell'Arco Cafè: «Ero di spalle perchè stavo chiudendo la porta del bar, quando ho sentito un rumore che non dimenticherò più. Pensavo a uno scontro tra due auto, poi mi sono voltato e ho visto il corpo di Gabriella volare. Sono corso da lei e ho chiamato i soccorsi, ma ho capito subito che non c'era niente da fare. Poverina, entrava al bar tutti i giorni a comprare il biglietto dell'autobus, era sempre sorridente». Ieri mattina, dopo una ricognizione del medico legale, la salma è stata restituita ai parenti per l'ultimo saluto. 

(Da "La nuova Sardegna")

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