martedì 14 febbraio 2012

"TRE PUNTI PER UN FUTURO TRANQUILLO" (09/02/2007)

Di Stefano Serra.

Siena ha costituito nella carriera di Alessandro Agostini un importante trampolino di lancio, anche se durò lo spazio di soli sei mesi. «Fu in ogni caso una discreta esperienza, iniziata nel mese di gennaio del 2003 e coincisa fra l’altro con la vittoria nel campionato di serie B - dice Agostini, nel frattempo diventato punto fermo della difesa del Cagliari -. Non posso certamente dimenticarla, anche se non giocai tantissimo: solo undici partite».

Nella squadra bianconera è quasi certa l’assenza di Enrico Chiesa, un giocatore che in passato ha sempre creato problemi al Cagliari.

«Se veramente non ci fosse sarebbe un bel vantaggio, ma è altrettanto vero che molto spesso i sostituti riescono a non fare rimpiangere troppo gli assenti, per cui è meglio evitare pericolose illusioni. Uno da seguire con attenzione è certamente Cozza, giocatore di qualità in grado di illuminare il gioco».

Sotto il profilo delle assenze anche voi avete i vostri guai.

«Sì, purtroppo mancherà Diego Lopez che è un elemento importante per la squadra, ma sono certo che i meccanismi difensivi non subiranno particolari contraccolpi poiché esistono delle adeguate e ottime alternative».

In quali condizioni arrivate a questa partita?

«La stiamo preparando nel migliore dei modi, abbiamo lavorato tanto soprattutto dal punto di vista tattico, allo scopo di inaridire le loro fonti di gioco. Sarà necessario anche entrare in campo al massimo della concentrazione e fiduciosi nelle nostre possibilità».

Dovrà essere un Cagliari attendista, spavaldo o tutt’e due le cose?

«Serviranno entrambe, aspetteremo i nostri avversari e poi quando arriva il momento giusto, li colpiremo come sappiamo fare. Occorrerà però metterci la giusta convinzione».

Per fortuna potrete giocare con lo stadio aperto ai tifosi.

«In un match tanto importante in chiave salvezza come quello che ci attende, è una cosa molto importante sapere di poter contare su un fattore fondamentale come l’apporto dei propri tifosi. E’ stata una bellissima notizia e non lo nascondo».

Una domanda più personale: nel suo curriculum ci sono tante partite in serie A, ma nessun gol messo a segno.

«Ogni tanto ci penso, però francamente non è un problema particolare e poi sono uno che arriva poco davanti alla porta avversaria. Certo se capitasse sarei ben contento, per adesso mi accontento di giocare e basta».

Siete a pochi punti dalla zona Uefa ma anche vicini alla zona a rischio: una situazione dove basta poco per far pendere la bilancia da una partte o dall’altra.

«E’ vero e questo, se vogliamo dà ancora maggiore rilievo alla partita contro il Siena perchè se conquistassimo i tre punti aumenterebbero le chances di avere un futuro decisamente più tranquillo. Viceversa, potremmo ritrovarci in una brutta situazione».

(Da "La nuova Sardegna")

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