Da "La nuova Sardegna".
Nell’inchiesta sul traffico di stupefacenti che ha portato nuovamente in carcere l’ex “primula rossa” di Orgosolo Graziano Mesina sono indagate altre 25 persone.Gli arrestati appartenenti all’organizzazione nuorese destinatari di provvedimento di custodia in carcere sono i due nipoti di Grazianeddu: Raimondo Crissantu, 43 anni, finito in carcere, e Giuseppe Mesina, 22 anni, che ha ottenuto gli arresti domiciliari. Poi altri cinque orgolesi: Giovanni Antonio Musina, 39 anni, Salvatore Devias, 41 anni; Franco Devias, di 25; Giovanni Filindeu di 35 e Vincenzo Sini, di 45 (ai domiciliari per un’altro fatto) e i loro amico Francesco Piras, 58 anni, di Norbello.Gli arrestati legati all’organizzazione cagliaritana sono invece: Gigi Milia, 66 anni, di Fluminimaggiore, ritenuto il capo della banda nel sud dell’isola; Corrado Altea, avvocato, 62 anni di Arbus, considerato come il rappresentante legale e il garante delle operazioni economiche. Antonio Mascia, 57 anni, di Villanovafranca; Guido Brignone, 61, di Cagliari; Daniele Brignone, 35 anni, di Cagliari (agli arresti domiciliari).Sono coinvolti nel traffico a vario titolo anche: Pierpaolo Donadio, 63 anni, di Alghero, che aveva guai in passato ma che era scomparso dalle scene da molto tempo; Lino Giovanni Pira, 61, di Dorgali; Enrico Fois, 71, di Cagliari (ai domiciliari); Efisio Mura, 33, di Cagliari; Luigi Atzori, 51, di Cagliari (ai domiciliari); Vittorio Denanni, 47, di Chiaramonti (Sassari); Giuseppe Mesina, di 22, di Orgosolo (ai domiciliari); Aldo Catgiu, di 40, di Orgosolo (ai domiciliari); Franco Pinna, di 41, di Nurri; Raffaele Pinna, di 49, di Nurri; Alessandro Farina, di 30, di Olbia; Luca Buluggiu, di 31, di Ozieri; Giovanni Sanna, di 37, di Ozieri.
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