mercoledì 26 giugno 2013

MARIANI "ORE DIFFICILI MA LA THARROS VIVRA' " (10/06/2013)

Di Caterina Cossu.

Ora che la stagione 2012-2013 della Seconda categoria è stata archiviata con il quarto posto e per le squadre è già tempo di fare programmi per il prossimo campionato, il destino della Tharros è una partita che si gioca su una delicata scacchiera di cristallo.
Venti giorni fa il dirigente Antonio Mariani aveva lanciato un appello pubblico attraverso il sito della squadra. Un accorato invito a concretizzare la cordata di imprenditori e professionisti pronta a salvare la storica società e di cui si parla da settimane. «Ho voluto lanciare un appello chiaro e semplice – ha spiegato Mariani –. Purtroppo però a oggi ancora tutto tace».
Per sapere se effettivamente qualcuno ha risposto all’appello oppure se l’invito della squadra sia destinato a restare senza risposta, e per delineare dunque gli scenari di cosa succederà nell’una o nell’altra ipotesi bisognerà aspettare tutta questa settimana. Giorni durante i quali si inizieranno a muovere le prime pedine. La prima mossa spetta agli oristanesi che sicuramente intendono continuare a sostenere i colori del cuore. «L’unica cosa che possiamo assicurare al nostro pubblico è che continueremo lo stesso amore che abbiamo messo in questi ultimi quattro anni per la Tharros – ha tenuto a precisare il presidente –. La Tharros non scomparirà e io non la lascerò certo al suo destino. Saranno messe in campo tutte le energie possibili affinché la squadra possa giocare e vincere».
Critiche, difficoltà, malumori, partite andata bene seguite da un’orda di sfortuna, traversie amministrative e burocratiche. Tutto è capitato in questi anni. Ma l’amore per la maglia resta, soprattutto da parte dei giocatori. «Il passato della Tharros è glorioso – aggiunge il dirigente Mariani –. Il campionato di quest’anno dice che ripartiamo dalla Seconda categoria. Adesso dobbiamo concentrarci per rimettere insieme tutte le forze e ridare slancio alla squadra. Il clima è sereno e tranquillo perché sappiamo di poter ripartire da valutazioni concrete».
Antonio Mariani conserva uno spirito positivo e ottimista. «Dobbiamo solo avere tempo e tranquillità – conclude –. Sono sicuro che ci siano le condizioni per lavorare in pace, per il bene di questa squadra e della storia calcistica della città».

Nessun commento:

Posta un commento

Qualsiasi commento anonimo o riportante link NON sarà pubblicato

Any anonymous or linked comments will NOT be published