Di Mauro Tedde.
Naviga ancora in alto mare il Monte Alma di Nulvi che, dopo la scorsa stagione un po’ incolore, fatica a ritrovare l’entusiasmo per ripartire. In realtà i motivi principali vanno ricercati nelle scarse disponibilità finanziarie. «Quest’anno molti dirigenti non se la sentono di sobbarcarsi le spese e gli impegni della passata stagione – spiega il presidente Giannino Posadinu –. Attendiamo riposte dal Comune, che a sua volta pare abbia difficoltà a trovare i fondi. Due degli sponsor più significativi, le due compagnie di produzione di energia eolica che operano in paese, hanno prospettato qualche difficoltà nel mettere a disposizione le somme necessarie. Molti dei dirigenti della passata gestione si sono detti disponibili a continuare l’avventura, ma solo se ci saranno condizioni favorevoli».
A Nulvi è sempre più difficile trovare degli sponsor generosi. La crisi che ha colpito il paese inevitabilmente si ripercuote anche sugli investimenti sul calcio.
Il gruppo dirigente ha incontrato nelle settimane scorse la società sportiva di calcio amatoriale “Don Bosco” con cui si cerca una possibile collaborazione. Si punta a trovare sinergie in particolare per il settore giovanile, da cui potrebbe venire fuori il futuro del Monte Alma. Al momento però non ci sono risultati concreti.
Anche Vincenzo Renda, il tecnico che nella passata stagione ha guidato la squadra dopo le dimissioni di Antonio Rassu, si è detto disponibile a una nuova esperienza in panchina, «sempre che ci siano le condizioni per poter lavorare con serenità e su un progetto serio e condiviso».
Ancora è troppo presto per parlare del futuro del Monte Alma anche se, alla fine verrà sicuramente fuori l’orgoglio rossoblu, l’attaccamento dei nulvesi alla storica maglia e alla lunga storia calcistica del Monte Alma.
(Da "La nuova Sardegna")
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