Da "La nuova Sardegna".
E’ durato appena cinque riprese e mezzo il sogno tricolore di Antonio Cossu: il peso piuma cagliaritano non è riuscito a strappare la cintura di campione italiano al detentore Mario Pisanti, che si è imposto ai punti.Sul ring di Latina, il 39enne Cossu è stato fermato prima del limite dall’arbitro a causa di una forte perdita di sangue dalla fronte, conseguente a una testata fortuita. La lettura dei cartellini ha poi premiato il boxeur campano di nascita e laziale di adozione.Il match si è di fatto deciso già durante il primo round: dopo un minuto abbondante di studio, le teste dei due pugili sono entrate in contatto. Pisanti si è ferito all’arcata sopraccigliare sinistra, Cossu proprio al centro della fronte, con una copiosa perdita di sangue.Il match è andato così avanti senza mai accendersi veramente. Il detentore del titolo è partito meglio, dimostrandosi un bersaglio quasi imprendibile per Cossu. Rapido e mobilissimo, il mancino Pisanti non ha permesso al suo avversario di prendere le misure. Nelle prime tre riprese i colpi migliori sono proprio i suoi: prima un gancio destro andato a bersaglio, poi altre combinazioni meno incisive ma comunque sufficienti ad assegnargli la supremazia.Più equilibrato il quarto round, condizionato ancora dalla ferita alla fronte di Cossu che riprende a sanguinare. Il pugile cagliaritano cambia comunque marcia e prova ad aumentare il ritmo e di prendere l’iniziativa. La quinta ripresa è la migliore per lo sfidante isolano, che va a segno in un paio di circostanze. Nella sesta ripresa però la foga gioca un brutto scherzo a Cossu, che subisce un richiamo ufficiale a causa di una testata che provoca una nuova ferita sul capo di Pisanti. Poco dopo, la sospensione del match decisa dall’arbitro e il verdetto ai punti che fa svanire il sogno tricolore del cagliaritano.
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