Questa fusione non s'ha da fare. Che fosse "una roba da pazzi" lo aveva già detto il glorioso Nino Falchi. Eppoi Giorgio Cuccu,storica ala sinistra della Monteponi,rincara la dose "Ma scherziamo? Solo al pensiero mi vengono i brividi. Chiunque abbia militato nella squadra non sarebbe stato d'accordo. Perfino i vecchi dirigenti,ormai in paradiso,si rivolterebbero nella tomba. Ci hanno ripensato? Hanno fatto bene".
Carboponi,Cabresias:dimenticate pure questi nomi,al limite del ridicolo. Seppure già circolavano fra tifosi,in vene di battute sul futuro delle due squadre sulcitane,la fusione fra il Carbonia e la Monteponi è tramontata. "Per fortuna" dicono gli iglesienti "Mancu mali!" sentenzia Giorgio Cuccu,il 75enne di Iglesias che in tempi di gioventù stupiva gli avversari con le sue azioni in contropiede,quasi miracolose. "Una vera follia" per Nino Falchi,il tacchetto d'oro del calcio iglesiente che a diciassette anni esordiva -tributando la vittoria della Monteponi- proprio contro il Carbonia: "Assurdo fondere due squadre con storie diverse". Giorgio Cuccu,compagno di azioni da cardiopalmo,esordì nel 58: "Sono d'accordo con Nino,anche se per due anni ho giocato nel Carbonia". Si trova a Lourdes,ma sulla questione scende in campo anche don Giorgio Fois: "Se la fusione era dettata da problemi economici",sentenzia da responsabile della pastorale giovanile del Sulcis, "non trovo opportuno farne una questione di campanilismo:unire le forze,almeno nello sport, sarebbe stata una scommessa per la rinascita".
(Da "L'Unione Sarda")
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