L'IRA DEI TALASSEMICI METTE LE TENDE (25/06/2015)

Di Matteo Vercelli.

«Questa tenda sarà la nostra casa fino a quando non avremo risposte concrete». Clamorosa protesta dei talassemici della Sardegna. Da ieri hanno iniziato un presidio davanti all'ospedale Microcitemico. E in serata il blitz ha portato lo staff dell'assessore regionale alla Sanità a presentarsi davanti alla tenda e promettere un incontro che potrebbe avvenire già oggi. È di pochi giorni fa l'amara scoperta fatta dai pazienti talassemici: tre stanze al secondo piano del Microcitemico, usate per le trasfusioni di sangue, sono state tolte al reparto di talassemia e affidate («provvisoriamente» hanno ribadito ieri i vertici della Asl) ai piccoli bimbi malati di Aids. «Nessuna guerra tra poveri», hanno chiarito subito Ivano Argiolas, presidente di Thalassa Azione Centrale e Martina Fanari dell'associazione Thalassemici sardi. «Questa decisione è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Da anni assistiamo a un triste tramonto dell'interesse sui malati di talassemia. Abbiamo sempre privilegiato la diplomazia ma questo non ha pagato. Ora vogliamo garanzie scritte. Delle parole e delle strette di mano siamo stanchi». Argiolas ha aggiunto: «L'accorpamento di Microcitemico, Brotzu e Oncologico avrebbe dovuto tenere conto delle nostre esigenze. Invece è arrivata la conferma che i talassemici sono pazienti di serie B. È inaccettabile. Insisteremo affinché venga realizzato il progetto sul nostro nuovo reparto, progetto, condiviso da medici e pazienti, che giace da oltre un anno nei cassetti della Asl 8. Attualmente i nostri spazi sono insufficienti e non a norma». Ieri sera i malati hanno montato le tende. «Passare la notte qui per noi è pericoloso», hanno evidenziato. «Toglierci tre stanze significa meno trasfusioni per noi». «Vogliamo garanzie scritte», ha concluso Martina Fanari, «su cosa Asl 8 e Regione vogliano fare su cure, ricerca, spazi, personale medico e infermieristico per i talassemici sardi».

(Da "L'Unione Sarda")