giovedì 4 giugno 2015

SIMAXIS:ODIO "CONDITO" CON OLIO ESAUSTO (04/06/2015)

Di Valeria Pinna.

Un saluto “condito” con l'olio, esausto però. Hanno usato liquido denso e nero per macchiare il finale di mandato dell'ormai ex sindaco di Simaxis Francesco Cossu. L'acciottolato all'ingresso di un suo terreno in campagna è stato completamente imbrattato proprio domenica notte, mentre non era ancora terminato lo spoglio delle schede. Sull'episodio indagano i carabinieri, ma nel paese del cogeneratore (l'impianto nato per produrre energia dagli scarti di origine animale, e che finora ha generato solo polemiche) resta alta la tensione. E per Cossu non ci sono dubbi: «Un gesto di chiara matrice elettorale». LA SCOPERTA È stato un risveglio amaro quello di lunedì per Francesco Cossu che, dopo dieci anni ha lasciato la guida del piccolo centro a pochi chilometri da Oristano. È stato lui a trovare la brutta sorpresa. L'ingresso del terreno, nella zona Feurredda alla periferia del paese, era completamente ricoperto da grosse chiazze nere. «Ho capito subito che qualcuno aveva cercato di danneggiarmi - ha commentato - È un atto riconducibile alle elezioni». La corsa al voto, in cui Cossu era impegnato a conquistare la sua terza fascia tricolore, è stata abbastanza tesa ma sempre nei limiti della correttezza e della dialettica politica. «Evidentemente però qualcuno domenica notte si deve essere sentito più forte e ha pensato di agire in questo modo». L'ex sindaco ammette di essere molto amareggiato «ho sempre cercato di seminare pace e di lavorare per il bene del paese, non capisco questi eccessi». 

IL COGENERATORE In dieci anni Cossu ne ha passate tante «minacce e accuse, ma adesso non mi aspettavo quest'azione». In paese però negli ultimi tempi le tensioni sono esplose per la presenza del cogeneratore, l'impianto contestato da gran parte della popolazione tanto che è nato anche un comitato spontaneo di cittadini. «Di certo quella vicenda ha inasprito gli animi, ma ribadisco che la mia amministrazione ha sempre agito nel pieno rispetto della normativa». Sul cogeneratore la Procura ha aperto un'inchiesta, una parte dell'impianto è finita sotto sequestro per mancanza di documentazione. 

IL SINDACO Eletto da quattro giorni, Giacomo Obinu esprime solidarietà per il suo predecessore. «Sono gesti da condannare nella maniera più assoluta - ha osservato - Ci sono modi diversi per esprimere il proprio disappunto». Il nuovo sindaco esclude che quest'atto possa essere legato alla campagna elettorale. «Se così fosse stato, non credo che avrebbero aspettato il momento dello spoglio delle schede - va avanti Obinu - potrebbe essere riconducibile alla sua attività politica generale, del resto quando si ricoprono ruoli pubblici si è esposti purtroppo anche a simili rischi». 

IL COMITATO Sono stati tra i più accesi contestatori del sindaco Cossu per la vicenda del cogeneratore, ma i rappresentanti del Comitato civico per la salute di Simaxis escludono che l'episodio «possa essere legato alla nostra attività o a quella del nuovo gruppo politico - dicono - Siamo tutte persone perbene, abituate a esprimere il dissenso in maniera civile». E infatti dal Comitato arriva puntuale la condanna «per un gesto inqualificabile», ma anche la voglia di fare chiarezza visto che in paese qualcuno collega l'olio esausto alla protesta contro l'impianto. «Tirare in ballo il Comitato è solo un modo per screditare la nostra attività - vanno avanti - si continua a fomentare odio contro di noi ed è arrivato il momento di cambiare sistema. Anche chi ha imbrattato il terreno dovrebbe chiedere scusa. Il paese ha bisogno di serenità». 

LE INDAGINI La denuncia contro ignoti è stata presentata immediatamente, adesso ai carabinieri di Simaxis il compito di fare luce su quanto accaduto, al momento non si esclude nessuna ipotesi.

(Da "L'Unione Sarda")

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