Di M.R.
Ai cambi di programma dell'ultimo minuto c'è abituata da tempo: «Il volo di ritorno da Bologna è spesso in ritardo, ormai quasi non ci faccio più caso», racconta Elena Pau, attrice cagliaritana iscritta al Dams nel capoluogo emiliano. Ora, con le nuove decisioni di Meridiana, che già in questi giorni ha ridotto i collegamenti verso l'aeroporto Marconi, dovrà cambiare abitudini. Su quella tratta arriverà Ryanair, che porterà in dote la sua filosofia low cost: «Sarò costretta a prenotare per tempo i biglietti. Anche se devo dire che le tariffe di Meridiana, fin qui, non sono state per niente basse: 86 euro solo per il volo d'andata». Lo scalo a Napoli, che la compagnia olbiese dovrebbe istituire sui voli diretti a Torino e Verona, per lei non è una novità: «Mi è capitato di fare qualche volo passando per Capodichino. In generale posso dire che spesso i miei spostamenti da Cagliari verso Bologna diventano dei viaggi della speranza. Se non trovo posto sul collegamento diretto di Meridiana sono costretta a passare con l'Alitalia da Fiumicino, dove bisogna attendere ore prima di imbarcarsi per il secondo volo». Antonio Loddo è un agente di commercio che almeno due volte al mese deve essere a Torino: «Lo scalo a Napoli porterà tutti i passeggeri abituali ad abbandonare il collegamento di Meridiana. Ma la conseguenza sarà che tutti passeranno da Milano». Dove i voli in continuità territoriale sono già ingolfati: «Le low cost possono essere una soluzione», conclude, «ma fanno solo i propri interessi, non si può affidare a loro l'intero sistema di trasporti».
(Da "L'Unione Sarda")
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