mercoledì 21 ottobre 2015

OSPEDALI,APRE IL MATER OLBIA E I CONTI DEI POSTI LETTO SALTANO (21/10/2015)

Di Cristina Cossu.

Dopo dieci anni di annunci, di finanziamenti reali o attesi, di piani strategici, sogni e maledizioni, l'unico ospedale che sta sorgendo in Sardegna è quello privato della Qatar Foundation, il “Mater Olbia”. Ma la Regione non si arrende: le nuove costruzioni (San Gavino per cominciare, e poi Alghero, Sassari e Cagliari) sono tornate in agenda anche se nel Piano di riforma della rete (che dovrà essere approvato dal ministero) bisogna ridurre il numero di posti letto e riempire di più quelli esistenti. I conti non tornano: se i posti letto del nuovo centro d'eccellenza gallurese - grazie a una deroga triennale concessa dal Governo - non sono stati conteggiati nel programma attuale, alla scadenza, dove saranno “recuperati”? E se nel frattempo sorgeranno davvero le nuove strutture, quanti ulteriori posti letto in più avrà l'Isola? E dove e come si taglierà? Il “Mater Olbia” apre il 1° dicembre. Non tutto, soltanto il reparto di pediatria, il resto entro il 2016. A regime i posti letto saranno circa 250, più 50 suite. «I lavori stanno andando avanti, per il territorio è una scommessa importante», dice il sindaco, Gianni Giovannelli. «A breve si apriranno dei tavoli tra Regione, Asl e Qatar per una collaborazione stretta tra pubblico e privato per l'offerta di specializzazione». La Cisl esprime preoccupazione: «La questione dei posti letto andrebbe meglio definita, in particolare bisognerebbe chiarire la questione del “Mater Olbia”, per non ingenerare incomprensioni, innanzitutto in Gallura», sottolinea il segretario regionale della Sanità Ignazio Ganga. Altro capitolo: il nuovo ospedale di San Gavino. Che, non soltanto viene (ri)finanziato, ma addirittura lo si promuove - per ora teoricamente - a ospedale di primo livello (con 200 posti letto), attribuendogli un bacino d'utenza di ben 150 mila abitanti. «Considerando che tutto il Medio Campidano di abitanti ne ha 103 mila, è un po' difficile comprendere quali sarebbero i 150 mila sardi dotati di tale incondizionata fiducia nel nosocomio di San Gavino da voler andare a curarsi là anche se abitano lontano», dice Franco Meloni, del Centro studi dei Riformatori, nel controcanto al Piano dell'esecutivo. Intanto sono state sbloccate risorse del 2011 e 2012 del Fondo di sviluppo e coesione: 152 milioni di euro per infrastrutture sanitarie, ammodernamento tecnologico e messa a norma dei presidi ospedalieri e distrettuali, più 129,5 milioni per ricerca e competitività. Le «nuove strutture da realizzare», al momento, sono il blocco R del Policlinico di Monserrato (40 milioni di euro); l'ampliamento del complesso ospedaliero universitario di Sassari (95 milioni); il nuovo ospedale di San Gavino (68,4 milioni). Per gli altri bisogna ancora (di nuovo) trovare i soldi.

(Da "L'Unione Sarda")

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