Di Redazione.
Puntualmente, col nuovo anno arriva una raffica di rincari per le famiglie italiane, con effetti stimati fino a duemila quattrocento euro per quest'anno appena cominciato dalle associazioni dei consumatori. Dopo l’aumento dei pedaggi autostradali e della benzina, su cui si accende anche la polemica politica, scattano i rialzi anche nel trasporto pubblico locale, col ritocco del prezzo dei biglietti per bus e metro. Nel dettaglio, rileva Assoutenti, dopo Napoli anche a Milano il biglietto dal 9 gennaio costerà due euro e venti centesimi, venti centesimi in più. A Parma l’aumento è di dieci centesimi, a Ferrara di venti, mentre a Foggia da marzo costerà un euro con un aggravio di dieci centesimi. A Roma, poi, da agosto il prezzo schizzerà a due euro, con un aumento del trentatré per cento (ora il biglietto singolo costa un euro e cinquanta centesimi). Rincari che fanno appunto il paio con quelli dei pedaggi sulle arterie di competenza di Autostrade per l’Italia, aumentati del due per cento da inizio anno, con l’aggiunta di un altro uno e trentaquattro per cento dal primo luglio, e con l’eliminazione degli sconti fiscali sul carburante. Il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, critica il governo Meloni parlando di CONTINUA A LEGGERE QUI
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