domenica 26 maggio 2024

L'ASSASSINIO A TBILISI DEL GIORNALE DI RADIO RADICALE ANTONIO RUSSO (16/10/2000)

Di Redazione.


In questo giorno veniva assassinato a Tbilisi, capitale della Georgia, Antonio Russo (NELLA FOTO IN ALTO), quarantenne giornalista di Radio Radicale (era nato a Chieti il 3 giugno del 1960) ed iscritto al Partito Radicale. Un ”radicale giornalista” come lui stesso amava definirsi che non aveva paura di rischiare la vita: ultimo giornalista occidentale rimasto in Kosovo durante il periodo peggiore della pulizia etnica, era stato in Algeria negli anni peggiori della guerra civile, in Ruanda e Burundi durante i massacri etnici, a Sarajevo, più volte in Cecenia e nell’area del Caucaso.

Russo fu ucciso nella notte tra il 15 ed il 16. Il suo corpo venne ritrovato, con segni di tortura, ai bordi di una stradina di campagna a venticinque chilometri da Tbilisi. Perquisita dalla polizia georgiana, la sua abitazione fu ritrovata a soqquadro, mentre il telefono satellitare, il computer, la videocamera, ed il materiale da lui raccolto sugli eccidi in Cecenia era stato sottratto. Le indagini della procura di Roma e della Digos, supportate anche da fonti del quotidiano The Observer, dell'Ansa e del Corriere della Sera, collegarono l'omicidio di Russo con le sue scoperte giornalistiche. Aveva infatti cominciato a trasmettere in Italia notizie circa la guerra, e aveva parlato di una videocassetta contenente torture e violenze dei reparti militari russi ai danni della popolazione cecena. Secondo alcuni suoi conoscenti, Russo aveva raccolto prove dell'utilizzo di armi illegali contro bambini ceceni, con pesanti accuse di responsabilità del governo di Vladimir Putin. Giornalista freelance, non si era mai iscritto all'ordine dei giornalisti italiano per la sua contrarietà a questa organizzazione, condivisa con il gruppo dei radicali italiani di cui faceva parte. Nel 2001 gli è stato assegnato postumo il premio Saint Vincent di giornalismo. Nel 2004 venne realizzato il film Cecenia, dedicato al racconto dell'uccisione del giornalista, diretto da Leonardo Giuliano. Un altro film, L'inquilino di Via Nikoladze (2005) diretto da Massimo Guglielmi, tratta della vicenda del giornalista italiano.

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