venerdì 24 maggio 2024

LUIS ALBERTO LOTITO DICE NO AD UNDICI MILIONI (24/05/2024)

Di Redazione.


Ogni nodo torna al pettine della Lazio. Il primo da sciogliere si chiama Luis Alberto (NELLA FOTO IN ALTO), ma manca la firma di Lotito sui documenti del divorzio. Direttamente il Presidente mercoledì sera ha incontrato l’agenzia You First, sbarcata nella capitale in fretta e furia, prima dell’appuntamento fissato a fine campionato e dopo aver assicurato per un mese non ci fosse nessuna strategia dietro il duro sfogo post-Salernitana del proprio assistito: "Io non ci sarò il prossimo anno. Ho già chiesto al club di rescindere e non voglio più prendere un euro dalla Lazio" furono queste le parole di -dimissioni pubbliche del numero dieci spagnol . Ora, guarda caso, l'Al-Duhail, come vi avevamo anticipato, senza nessuna sfera da Mago, esce allo scoperto con il vecchio accordo di un anno fa sull’ingaggio, quello da otto milioni euro l'anno. Strana coincidenza, a Doha lo rivogliono, ma ora hanno capito che non lo avranno a parametro zero, si palesano e provano a chiedere uno sconto. Lotito al momento tiene duro e gioca invece al rialzo. Incredibile ma vero e confermato, mercoledì ha detto no ad undici milioni sul piatto. Ne servono almeno quindici per il cartellino con il venti per cento da riconoscere al Liverpool, da cui venne acquistato ad agosto 2016 per circa cinque milioni di euro. La fuma è grigia dunque, ma il numero uno non potrà tirare troppo la corda, va messo un punto al più presto. L’epilogo è scontato, la spinta è un risparmio di venticinque ventisette milioni lordi d’ingaggio del trentunenne, a bilancio sino al 2028. 

Ad agosto Sarri ne aveva favorito il rinnovo, prima di sentirsi tradito con tanto di "like" pubblico alle sue dimissioni del 12 marzo. Mau però non accusa nessuno dopo l'addio alla Lazio: "L'esperienza è stata bella, abbiamo conquistato il miglior piazzamento dell'era Lotito. Quel secondo posto è stato sopravvalutato, avrei dovuto dare le dimissioni in estate perché poi ero insoddisfatto del mercato e forse ho trasmesso questo sentimento al gruppo. Si è venuta a creare una situazione in cui facevo fatica a risollevarli da partite tristi. Era un qualcosa che riguardava i calciatori presenti da più anni, erano appiattiti mentalmente, serviva una scossa forte e l’ho data io". Qualcosa si era rotto da tempo, come ha ammesso Immobile, anche lui finito sul patibolo per il voltafaccia al tecnico toscano: "Ho sofferto tanto le accuse nei miei confronti in merito al suo abbandono ma era necessario un cambio con Tudor, anche se siamo passati da un estremo a un altro" ha detto il bomber. E infatti Ciro non sta vivendo bene nemmeno il nuovo ciclo croato. Fuori a San Siro e fuori anche dai pre convocati di Spalletti per l'Europeo, da cui sperava invano in un regalo. "Io resto, ho altri due anni di contratto", ripete ormai da mesi, in assenze di offerte concrete dall'Arabia, dall'Inter o da altre corteggiatrici in agguato. Di facciata, anche la società lo conferma, ma continua a guardarsi intorno e balla sulle punte in attacco. Dia è un'occasione da cogliere al volo a quel prezzo (dieci milioni), ma se Immobile dovesse andar via potrebbero aprirsi piste impensabili al momento (ieri in Inghilterra lanciavano Rady Diangana del West Bromwich Albion). Oltretutto tagliare lo stipendio del capitano, il più alto della rosa (quattro milioni e mezzo più bonus), sarebbe ossigeno puro per rientrare nei paletti Uefa (il rapporto fra costi e ricavi dell'ottanta per cento) e potersi muovere con più libertà su altre situazioni interne (Kamada chiede l'aumento, ma ha un’opzione per il rinnovo triennale entro il 30 maggio) e sul mercato. Altrimenti servirà almeno un'altra cessione eccellente per trovare i rinforzi necessari per Tudor. 

Occhio a Guendouzi e Romagnoli, poco felici nel nuovo credo. Occhio alla porta, nonostante le smentite di rito: Provedel piace a Thiago Motta, ma la Juve pensa anche a Di Gregorio. E proprio il Monza, insieme alla Fiorentina, monitora Mandas, convocato dalla Grecia per le amichevoli con Germania e Malta in programma il 7 e l'11 giugno. Patric e Hysaj, assenti ieri a Formello, torneranno oggi in gruppo per la sfida al Sassuolo. Non sarà l’ultima solo per Felipe Anderson, ma quasi sicuramente anche per Luis Alberto già col turbante arabo.

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