mercoledì 14 settembre 2011

QUARTU:RUGGERI STRAVINCE SU DESSI' LA MARGHERITA DIVENTA PRIMO PARTITO (10/05/2005)

Di Pablo Sole.

Il vento del centrosinistra soffia su tutta l’isola. E la terza città della Sardegna non fa eccezione, anzi. La voragine di punti percentuale che ha separato il candidato sindaco dell’Unione dal leader del Polo non ammette repliche: Gigi Ruggeri batte Emanuele Dessì cinquantotto a quarantadue. Un abisso. Che nessuno si aspettava, o quasi. Poco più di un mese fa, quando il centrosinistra presentò ufficialmente la candidatura di Ruggeri, al termine dell’affollata conferenza stampa spuntò un sondaggio. Commissionato da Forza Italia. Che ci aveva visto bene: «Il distacco tra me ed Emanuele Dessì è di ventuno punti», aveva detto Ruggeri. Seguirono non pochi dubbi, a cominciare dai suoi sostenitori: un gap troppo alto, che probabilmente si assottiglierà durante la campagna elettorale. E invece, i dati comunicati dai rappresentanti di lista man mano che terminavano le operazioni di spoglio parlavano chiaro: venti punti venti.
La Margherita diventa il primo partito cittadino, con il sedici per cento dei consensi, e per Ruggeri arriva un’investitura plebiscitaria. «Si tratta di un risultato molto forte, di una fiducia riposta in maniera energica - ha detto il nuovo sindaco - Ha pesato la credibilità e l’orgoglio civico di una città che, oggi, vive una realtà drammatica non solo dal punto di vista finanziario ma anche per quanto riguarda la qualità dei servizi, ben lontana da uno standard normale ed accettabile. La città ha dato un chiaro segnale: il giudizio sul centrodestra è stato impietoso, e i cittadini ora guardano con fiducia verso il programma presentato dall’Unione». I primi atti da sindaco? «Di sicuro nei prossimi giorni nominerò il vicensindaco, che sarà Tonio Lai (Ds, ndc). Per il resto della squadra, le scelte verranno fatte nei prossimi giorni». Secondo le prime indiscrezioni, il vice di Ruggeri potrebbe diventare assessore al Bilancio. L’idea di far esaminare i conti comunali ad una società specializzata per rendersi conto del reale stato di salute delle casse di via Porcu? «È sempre in piedi. Dobbiamo capire in maniera rigorosa in che condizioni si trovano le finanze comunali. I dati in nostro possesso descrivono una situazione allarmante, figlia della politica disastrosa attuata negli ultimi quattro anni dall’amministrazione del Polo». Secondo le prime stime, i debiti contratti dal comune ammonterebbero a oltre dieci milioni di euro.
Sul versante opposto, Emanuele Dessì non si nasconde: «Mi pare che la vittoria del centrosinistra sia evidente, e credo sia dovuta alla concomitanza di alcune circostanze, come il sorprendente effetto trainante di Graziano Milia e il trend nazionale che denota la sfiducia nel governo Berlusconi». E poi? «Ora posso dirlo: l’effetto Galantuomo. Ma con l’elezione di Gigi Ruggeri, torna alla guida del comune la stessa nomenklatura in vista da trent’anni, il che non significa che siano delle persone negative, ma rappresentano un passato che ha dimostrato di aver fallito». Se guardiamo al passato recente però, anche quello che si presentava come il nuovo non è stato poi tanto apprezzato dagli elettori. «Non posso non ammettere che quattro anni di amministrazione Galantuomo abbiano influito molto sull’esito negativo di questa competizione». Qualche sassolino nella scarpa? «A quanto sembra, alcuni candidati del centrodestra hanno spinto per il voto disgiunto a favore di Ruggeri». Nomi e cognomi. «Non ho la certezza assoluta, ma appena arriverà non avrò alcun problema a dire chi ha remato contro dall’interno. Sottolineo comunque che sono contento delle preferenze personali che ho raccolto, e rifarei tutto per filo e per segno». Le elezioni quartesi sono state poi caratterizzate da un piccolo giallo: alla scadenza delle ventiquattro ore fissate dalla legge per la conclusione delle operazioni di spoglio, due sezioni erano ancora in alto mare. Il rischio è che slitti la proclamazione dei dati ufficiali non solo per quanto riguarda le consultazioni comunali, ma anche per le elezioni provinciali. Tra le ipotesi avanzate per risolvere l’intoppo, la conclusione dello scrutinio negli uffici giudiziari, con la verifica dei voti e la compilazione dei verbali. Un dato importante, perché se il consenso del centrosinistra dovesse superare il 60 per cento, l’Unione governerebbe la città con una maggioranza bulgara: diciannove consiglieri contro gli undici del Polo.

(Da "La nuova sardegna")

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