Di Giampaolo Carboni.
Brioche calde, giornali freschi e un caffè andato di traverso. "Mi sono svegliato e credevo di aver fatto solo un brutto sogno. Invece, purtroppo,era tutto vero". La giornata successiva al licenziamento dalla vice direzione della Testata Giornalistica Sportiva è cominciata presto per Furio Focolari: un' occhiata alla stampa,anche per arrabbiarsi "con chi ha scritto a vanvera", la solidarietà dei colleghi, poi la telefonata all' avvocato. "E chiaro che non finisce qui,si accalora Focolari. Il legale impugnerà il provvedimento, userà una linea dura sia con l'azienda sia con i quotidiani che hanno pubblicato menzogne".
Prima che il piano di difesa scatti, tuttavia, dovranno essere ufficializzate le motivazioni del provvedimento. Fino a ieri il giornalista non aveva ancora ricevuto alcuna comunicazione dalla Rai. "Aspetto la fatidica lettera. Al momento, di ufficiale, c'è solo la comunicazione che un rappresentante del comitato di redazione mi ha fatto alle 22 di mercoledì . La notizia era già nelle agenzie da un paio d' ore, l' ho letta anch'io. Non e' carino apprendere certe cose da un computer, ma tant'è :almeno ora vedo in faccia il nemico da combattere. Aggiungo di aver saputo che la pubblica accusa della Rai aveva chiesto dieci giorni di sospensione". Allora la vicenda e' stata strumentalizzata, qualcuno l' ha usata come pretesto? "Questo lo dite voi, io non posso andare oltre". Gia' ,ma come la mettiamo con i presunti accordi personali con la Pal Zileri per fornire divise ai giornalisti della Tgs? "Dicono che ci siano fatture per 200 milioni, soldi mai entrati nelle casse della Rai. Rispondo che l' operazione era a costo zero per tutti. In qualita' di responsabile dei grandi eventi avevo avuto la delega dal direttore a contattare l' azienda. Il concetto era chiaro:vestiti in cambio della citazione del nome della ditta in coda ai servizi,come è avvenuto. Ottenuta la disponibilità dell' interlocutore a trattare l'accordo, ho passato la pratica agli uffici competenti. Non troverete una mia firma in calce ad alcun contratto. Pare che mi si contestino apparizioni indebite del marchio in occasione di tre eventi: una volta agli europei di calcio e al Tour de France, tre volte all' Olimpiade.
Ma ai Giochi abbiamo prodotto 230 ore di trasmissione, non ci può stare che un collega, in buona fede,abbia esposto il simbolo troppo a lungo? Io non ho obbligato nessuno a farlo". Non è l' unica perplessità: ai colleghi che l'hanno messo nei guai non sono stati mossi appunti. "Si,conclude amaro Focolari,questo dettaglio è singolare".
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