Di Redazione.
Mohamed al Fayed, padre di Dodi al-Fayed morto con la principessa Diana nell'incidente d'auto del 31 agosto 1997 a Parigi, ha detto di accettare il verdetto della giuria popolare e di rinunciare a ulteriori iniziative legali per dimostrare che si trattò di omicidio a seguito di un complotto. "Adesso basta", ha detto con le lacrime agli occhi Mohamed al-Fayed in un'intervista all'emittente Itv. "Non intendo fare più nulla". L'inchiesta pubblica sulla morte di Diana ha stabilito che la colpa dell'incidente al ponte dell'Alma fu dell'autista alticcio alla guida della Mercedes, ma anche dei paparazzi che seguivano all'impazzata l'auto con la principessa del Galles e il suo amante Dodi. Mohamed al-Fayed ha accusato il Principe Filippo, consorte della Regina Elisabetta seconda, di aver ordinato ai servizi di sicurezza britannici di uccidere Diana per impedirle di sposare un musulmano. Al-Fayed, che è proprietario dei grandi magazzini Harrods, ha detto di aver incontrato i suoi avvocati, e di vedere possibili altre azioni legali. Ma ha aggiunto: "Sono stanco, lo sapete".
E alla domanda se intenda proseguire nell'azione legale, al-Fayed ha scosso il capo, con gli occhi che gli si sono pieni di lacrime. "Sono un padre che ha perso suo figlio, e per dieci anni ho tentato di tutto. Ma ora io accetto il verdetto, anche se con tutte le riserve che ho indicato".
Nessun commento:
Posta un commento
Qualsiasi commento anonimo o riportante link NON sarà pubblicato
Any anonymous or linked comments will NOT be published