Di Redazione.
Ritornano i concorsi dedicati alla poesia, in ricordo di Peppinu Mereu e con lo scopo di valorizzare rime e versi così perpetuare la tradizione solcata dall'autore di “Nanneddu meu”. L'associazione culturale “Collettivo Peppino Mereu” bandisce il secondo concorso dedicato allo scapigliato di Arasulè, finalizzato a promuovere la scrittura e la diffusione della poesia in lingua sarda. Il concorso è organizzato nell'ambito della manifestazione “Pro custa terra rosas e beranos” attuata con il contributo dell'assessorato regionale della Cultura, della Provincia, del Comune e dell'ex Comunità montana. Il bando è articolato in tre sezioni. La prima è riservata a tutte le classi dell'Iti “Gramsci” di Tonara, della scuola dell'infanzia, dei plessi primari e secondari di I grado dei comuni di Aritzo, Atzara, Belvì, Desulo, Gadoni, Meana Sardo, Ortueri, Ovodda, Sorgono, Teti, Tiana e Tonara. La seconda, invece è aperta a coloro che presentino un componimento poetico in rima o in versi liberi che sia inedito e redatto in una qualsiasi varietà della lingua sarda. Sono previsti premi in denaro da 600,400 e 200 Euro. La terza sezione è riservata ai cittadini di Tonara che presentino un componimento poetico in rima o in versi liberi che sia inedito e scritto in dialetto tonarese. Premi da quattrocento a cento euro per i primi tre classificati. I componimenti saranno valutati da una componente giuria, il cui responso sarà insindacabile. Gli elaborati dovranno pervenire al collettivo Peppino Mereu-Casella Postale 12-08039 Tonara entro e non oltre il 20 Maggio 2008. La premiazione si svolgerà nel teatro comunale di Tonara ai vincitori sarà dato avviso il giorno precedente la manifestazione di chiusura. Il Bando, il Regolamento e la Scheda di partecipazione si possono stampare dal sito www.peppinumereu.it. Ogni informazione può essere richiesta alla segreteria concorso, contattando i numeri di cellulare 3203312724-3476822574. “L'obiettivo del premio è quello di ripetere il successo dello scorso anno, cercando di ampliare orizzonti e confini” spiega Renato Poddie, del collettivo Mereu.
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