Di Tamara Peddis.
Cassa integrazione straordinaria per due anni, per i 495 operai diretti dell’Alcoa di Portovesme. Restano fuori i 480 lavoratori delle imprese d’appalto. E’ quanto prevede l’accordo sottoscritto ieri a Roma nella sede del Ministero del Lavoro. Preoccupazione, sdegno e rabbia da parte dei sindacati anche perché al tavolo ministeriale, ieri mattina, erano assenti i rappresentanti del ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Sardegna. Le organizzazioni sindacali sono pronte ad una nuova mobilitazione per far rispettare gli impegni presi in precedenza sia dalla Regione che dal Governo che avevano garantito la cassa integrazione per tutti i lavoratori.«È un aspetto importante che gli stessi ministri durante la vista del 13 novembre scorso a Carbonia avevano sottolineato, impegnandosi a non lasciare fuori nessuno dalla cassa integrazione», dicono i segretari di categoria Roberto Forresu della Cgil, Rino Barca della Cisl, Daniela Piras della Uil e Angelo Diciotti della Cub. Ma la delusione dei sindacati rimane soprattutto per l’assenza del Mise e della Regione. «Sono i soggetti che prima di tutti gli altri, hanno delle responsabilità nella garanzia della Cig per gli operai degli appalti» dice Roberto Forresu. Lavoratori e sindacati pensano di mettere in atto molto presto altre iniziativa di protesta nei confronti della Regione. «Andiamo a trovare Cappellacci e Liori, che hanno disertato l’incontro» dice con rabbia Angelo Diciotti della Cub. Gli operai delle ditte d’appalto beneficiano attualmente di ammortizzatori sociali prossimi alla scadenza. «Per alcuni – dice Angelo Diciotti – scadono il 31 dicembre, per altri a marzo, ma non dobbiamo aspettare quel periodo, l’accordo per loro andava fatto oggi». Ministero del Lavoro, Confindustria, Alcoa, Organizzazioni sindacali e Rsu di fabbrica sono i firmatari dell’accordo sottoscritto ieri a Roma. La cassa integrazione per i dipendenti diretti di Alcoa inizierà il 1 gennaio 2013. Avrà una durata di 12 mesi entro i quali dovranno essere attuate tutte le condizioni per passare al secondo anno di Cig come per esempio la diminuzione del 30% degli operai in esubero, pari a 148 unità lavorative. Questo, è scritto nell’accordo, è un requisito indispensabile per accedere al secondo anno di intervento della cassa integrazione guadagni straordinaria. Adesso per i rappresentanti dei lavoratori rimane la preoccupazione degli ammortizzatori sociali dei 480 operai delle imprese d’appalto. Nei prossimi giorni è prevista l’assemblea generale in fabbrica dove verranno decise le iniziative di mobilitazione da mettere in atto. «Il Pd del Sulcis iglesiente – dice Emanuele Cani, segretario del partito a Carbonia Iglesias – continuerà a sostenere la protesta e la vertenza dei lavoratori».
(Da "La nuova Sardegna")
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