Di Romano Cugudda.
È ormai diventata una costante, quasi una tradizione nell’ ultimo lustro della storia del sodalizio biancazzurro ogliastrino. Terminata la stagione l’ intero gruppo dirigente si dimette consegnando le chiavi dello stadio Circillai al primo cittadino bariese. Anche quest’ anno il copione si è ripetuto ma con un problema non da poco. La retrocessione in Prima categoria. Un epilogo non certo inatteso viste le vicissitudini che hanno contraddistinto la stagione della squadra capitanata da Luca Mameli: iscrizione arrivata sul filo di lana, la scelta di Pinuccetto Murgia come allenatore ad appena dieci giorni dall’inizio del campionato e il suo esonero dopo poche giornate, i rinforzi arrivati a gennaio con il nuovo tecnico Pierpaolo Marongiu che non sono riusciti nell’intento di salvare la categoria. A oggi la soluzione sembra davvero lontana. Tutto è fermo e ciò che più preoccupa è che del Barisardo calcio si parla sempre meno. Difficile programmare il futuro. Il rischio è che il calcio biancazzurro possa scomparire. «Questo non dovrà succedere, né oggi né mai – spiega il capitano bariese Luca Mameli –. Il momento è difficile, la delusione per la retrocessione ancora cocente, la crisi economica fa paura ma non riesco a immaginare una Barisardo senza calcio. Nei miei 29 anni di vita, 20 dei quali dedicati al calcio, il pallone ha rappresentato un collante soprattutto a livello sociale, un legame forte che è sempre andato oltre le generazioni. Grazie al calcio ho visto sorridere tanti ottantenni, li ho visti ridere e scherzare con adolescenti sino ad allora sconosciuti, consolarci e incoraggiarci dopo le sconfitte. Il calcio per Barisardo non è solo sport. Purtroppo la retrocessione è coincisa con la grave crisi economica e questo creerà ulteriori difficoltà ma si dovranno trovare soluzioni perché il Barisardo Calcio possa continuare ad esistere, a prescindere da quelle che saranno le scelte tecniche o di mercato». Intanto i pochi fedelissimi tentano di prevedere le mosse dell’ipotetica società che verrà. Per la panchina si parla di una riconferma di Pierpaolo Marongiu, Marcello Guerriero e fra le new entry Tino Cantelmi, lo scorso anno ad Arbatax.
(Da "La nuova Sardegna")
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