martedì 28 ottobre 2014

LO SCIOPERO DEI LAVORATORI ENI ED E-ON CON LA MANIFESTAZIONE A SASSARI (28/10/2014)

Di Giampaolo Carboni.

Mancata convocazione da parte dell'azienda e mancata convocazione di un tavolo al ministero dello Sviluppo economico. Queste tutte le varie e diverse motivazioni che hanno fatto scattare per oggi lo sciopero nazionale di otto ore in tutti gli impianti italiani di E.On. Filctem-Cgil, Femca e Flaei-Cisl, Uiltec-Uilla hanno annunciato anche l'avvio dello sciopero dello straordinario e dello spostamento di orario per trenta giorni. Sciopero necessario in quanto la multinazionale tedesca dell'energia, attiva in Italia con sei gigawatt di potenza fra impianti elettrici e del gas e mille dipendenti, non torna indietro dalal decisione di vendere gli asset italiani con preoccupanti effetti sui livelli occupazionali. L'agitazione interessa le centrali di Fiumesanto (Sassari), Ostiglia (Mantova), Tavazzano (Lodi), Livorno, Scandale (Crotone) oltre al Nucleo Idroelettrico di Terni.
Intanto sempre a Sassari mobilitazione regionale da parte dei lavoratori del comparto della chimica, nell'ambito della protesta nazionale, che nell'isola assume una connotazione speciale legata all'area di Porto Torres in particolare allo sviluppo della chimica verde (NELLA FOTO UN MOMENTO DELLA MOBILITAZIONE). In sciopero gli operai di varie aziende dell'area che hanno dato vita a Sassari, davanti agli uffici della Regione, ad un sit-in per chiedere garanzie sugli investimenti. I rappresentanti locali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil hanno deciso di dedicare l'appuntamento ai problemi legati a Porto Torres. "L'attuale amministrazione regionale è immobile, riprenda le redini del processo legato alla chimica verde e convochi i tavoli regionali a distanza ormai di due anni dall'ultima volta", è l'appello unitario dei sindacati territoriali del comparto che hanno manifestato nella via Roma. "Eni deve incontrarci e dirci quali sono le reali intenzioni sulla chimica verde. In particolare vogliamo sapere cosa è stato della centrale a biomasse, una struttura che sarebbe stata rimessa in discussione" hanno aggiunto i rappresentanti dei lavoratori dell'azienda.

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