giovedì 17 settembre 2015

I PENDOLARI DEL SULCIS:VIAGGIO ALL'ALBA VERSO LA FABBRICA (17/09/2015)

Di Andrea Scano.

Pochi, talvolta sgangherati, ma benedetti. Se il territorio, soprattutto le zone interne, dovessero subire la sforbiciata delle corse dei bus di linea, i guai sarebbero superiori ai disagi, che comunque esistono. E per i pendolari non c'è dubbio: meglio la cara, vecchia, costosa “corriera” (c'è chi la chiama ancora così) al nulla. Il Sulcis Iglesiente è terra di pendolarismo non necessariamente rivolto all'area del Cagliaritano ma tutto interno, entro i confini della provincia. Percorrerla, rischia di essere una sfida snervante fra mezzi non sempre di prim'ordine, talvolta in viaggio con pochissimi passeggeri a bordo. Gianni Lai è un operaio non più giovanissimo, originario di Santadi, e lavora nella zona dell'area industriale di Portovesme. Il più delle volte si sveglia alle 4 per salire sul bus delle 4,20. «Se mi capita - racconta - uso la macchina ma la benzina tutti i giorni costa e così, pur tra tante peripezie, molti giorni preferisco prendere il pullman». Ma per arrivare a Carbonia e poi a Portovesme «non basta un'ora». Un giro tortuoso che parte da Terresoli, quindi si dipana fra Santadi, Villaperuccio, Piscinas, Giba, San Giovanni Suergiu, infine Carbonia. Dal capolinea prosegue verso Flumentepido e quindi a Portoscuso. Simile anche per gli orari l'altro tour (costellato di curve e dossi) che inizia ad Acqua Callentis, quindi Nuxis, Rio Murtas, Narcao, Perdaxius e Carbonia. «È capitato che si sia guastato il mezzo, ma comunque senza questi bus di linea sarebbe un costo in più per gli utenti perché la comodità è innegabile, pur trattandosi di un viaggio lungo». E a proposito di inconvenienti, ieri un autobus ha avuto un guasto a Santadi, un altro a Calasetta. Rapido l'intervento degli addetti: ciò denota, peraltro, un netto miglioramento nel sistema di riparazione dei mezzi, con tempi dimezzati rispetto a due anni fa quando in deposito, a Carbonia, si contavano anche venti bus in assistenza.

(Da "L'Unione Sarda")

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