Di Michele Ruffi.
Anche per questa, come per altre delibere cardine della Giunta Pigliaru, ci sarà un «dibattito pubblico» e il probabile inserimento sul sito web Sardegna Partecipa. Una cosa è certa: i tempi per approvare definitivamente la legge urbanistica non sono certo brevi e se tutto dovesse andare bene (secondo l'opposizione, manco a dirlo, così non sarà) la Regione avrà il suo nuovo strumento di «governo del territorio» tra la fine della primavera e l'estate. La delibera di Giunta, primo passo di un percorso che dovrà concludersi in Consiglio, è quasi pronta e l'assessore all'Urbanistica Cristiano Erriu conferma che «c'è la volontà di licenziarla quanto prima, ma ci sono ancora da definire dei passaggi interni all'esecutivo». Insomma: il documento c'è, è pronto, ma i meccanismi politici impongono innanzitutto il placet della maggioranza.
I TEMPI Il dibattito in aula non arriverà prima di marzo: «Tra sessione di bilancio, riforma della sanità e degli enti locali, se ne parlerà in primavera», prevede il presidente della commissione Governo del territorio, Antonio Solinas (Pd). La legge affronterà alcuni nodi fino a qui irrisolti. Come le costruzioni nelle zone agricole: al momento per realizzare una casa sono necessari almeno tre ettari (questa la linea imposta dal Pd nella legge sull'edilizia) mentre nel centrosinistra c'è chi spinge per ridurre la soglia minima a un ettaro. È probabile che sotto questo aspetto venga lasciata libertà ai Comuni. Poi gli aumenti di volumetria (fino al 25%) per gli alberghi, a patto che i nuovi spazi siano dedicati a ristoranti, palestre, spa e beauty farm.
PPR AL PALO E il Piano paesaggistico regionale? In questi giorni la Giunta ha sancito la fine delle ostilità con il governo nazionale (che sul Pps di Cappellacci aveva promosso un ricorso davanti alla Corte costituzionale ritirato dopo l'annullamento della delibera da parte dell'esecutivo Pigliaru) avviando una collaborazione con il ministero dei Beni culturali: «Grazie a questo accordo adegueremo il Ppr esistente e lo amplieremo con il piano delle zone interne. Il codice Urbani attribuisce al ministero una competenza di copianificazione ed è proprio su questa linea che stiamo lavorando con il ministro Franceschini», dice Erriu, che però non vuole fare previsioni sui tempi: «Inutile mettere il carro davanti ai buoi, non abbiamo fretta, preferiamo fare le cose bene».
L'OPPOSIZIONE La tesi del centrodestra è completamente diversa: i tempi lunghi sono semplicemente il sintomo di una difficile convivenza tra le diverse anime della coalizione. E quando si parla di Ppr, si sa, gli animi non sono mai distesi: «Su questo tema il centrosinistra dimostra tutta la sua ipocrisia, c'è chi ne fa una questione ideologica senza ascoltare le vere istanze del territorio. Credo si areneranno. E ci sarà qualche difficoltà anche per approvare la legge urbanistica», spiega il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis. Il banco di prova, secondo l'opposizione, potrebbe essere il Mater Olbia e tutte le opere connesse: «Gli investitori del Qatar hanno le idee chiare su che cosa vogliono realizzare in quell'area. Sono curioso di capire come la Giunta consentirà di realizzare tutto questo, se continueranno a rimanere su posizioni anacronistiche dettate da una parte della maggioranza».
(Da "L'Unione Sarda")
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